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Libri antichi e moderni

Barbaroux, Giuseppe (Cuneo 1772 - Torino 1843)

CODICE CIVILE PER GLI STATI DI S.M. IL RE DI SARDEGNA. Torino, Stamperia Reale 1837. (legato con) INDICE ALFABETICO ANALITICO DELLE MATERIE CONTENUTE NEL CODICE CIVILE PER GLI STATI DI S.M. IL RE DI SARDEGNA COMPILATO DALL'AVVOCATO GHIONE. Torino, Coi Tipi degli Eredi Bianco e Comp. 1837. (legato con) REGIE LETTERE PATENTI per le quali S. M. approva l'annesso Regolamento per la tenuta dei registri destinati ad accertare lo stato civile.

Stamperia Reale, 1837

120,00 €

Bosio Dedalo M. Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1837
Luogo di stampa
Torino
Editori
Stamperia Reale
Curatore
Barbaroux, Giuseppe (Cuneo 1772 - Torino 1843)
Soggetto
diritto civile, risorgimento, giuristi piemontesi, carlo alberto
Descrizione
Legatura con piccoli difetti e lacune sul dorso in pelle, all'interno in buono stato; rifilate le 22 pagine delle Regie Patenti. Esemplare della tiratura ordinaria (ne esiste una rara versione in carta grande, riservata ad autorità e revisori).

Descrizione

Legatura coeva in mezza pelle, titoli dorati su tassello rosso (Codice Albertino) e fregi dorati sul dorso, in ottavo cm 21.5x13, pp (8) 678 (2), 87 (1), (20). Esemplare della tiratura ordinaria (ne esiste una rara versione in carta grande, riservata ad autorità e revisori). Piccola etichetta coeva di libraio novarese sulla prima sguardia. Legatura con piccoli difetti e lacune sul dorso in pelle, all'interno in buono stato; rifilate le 22 pagine delle Regie Patenti. Prima edizione del Codice Civile di Carlo Alberto, con l'utile indice analitico compilato dall'avvocato Ghione legato in calce al volume, unitamente alle REGIE LETTERE PATENTI del 20 giugno 1837 (N. 108) con il Regolamento per la tenuta dei registri di stato civile. Il Codice Civile, approvato dal sovrano il 20 giugno 1837, fu il primo importante passo delle riforme culminanti nella promulga dello Statuto Albertino del 1848. Fin dal suo insediamento Carlo Alberto istituì una commissione per la revisione, ispirata alle leggi napoleoniche, dei Codici Civile, Penale, di Commercio, di Procedura Civile e Procedura Penale; la presidenza della commissione fu affidata al Guardasigilli Giuseppe Barbaroux (Cuneo 1772 - Torino 1843) il quale si dedicò all'impresa con impegno, ma la complicata procedura di revisione e approvazione degli articoli, l'opposizione dei Senati del Regno e i tentennamenti del Re prolungarono enormemente i lavori. Il Codice Civile, previsto per il 1832, fu reso ufficiale solo nel 1837, congiuntamente al regolamento per la tenuta dei registri di stato civile. Il Codice Penale apparve nel 1839, quello Penale Militare nel 1840, quello per il Commercio solo nel 1842; per la procedura penale la commissione si limitò a disposizioni transitorie, e il progetto di codice di procedura civile non giunse mai a conclusione. «Nonostante queste lacune, la riforma dei codici operata dal B. costituì senza dubbio un notevole progresso nei confronti della legislazione precedente» (Nada, DBI). Un tassello fondamentale del nostro Risorgimento e della storia del diritto italiano.
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