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Libri antichi e moderni

Autore: Maureen C. Miller, Presentazione Di: Ennio Sandal, : Paolo Golinelli

Chiesa e società locale. La pieve di Voghera nel medioevo

Cierre Edizioni 1998,

30,00 €

Medievale Libreria

(Pavia, Italia)

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Dettagli

ISBN
9788883142802
Autore
Autore: Maureen C. Miller, Presentazione Di: Ennio Sandal
Editori
Cierre Edizioni 1998
Curatore
: Paolo Golinelli
Soggetto
Società e politica-Chiesa

Descrizione

302 pagine. 6 ill. b/n. Brossura. cm 14 x 21. Collana: Biblioteca dei Quaderni di storia religiosa, 2; Biblioteca Civica di Verona. Studi e cataloghi, 20. Quarta di copertina: II titolo del volume esprime lo stretto rapporto tra Chiesa e società locale, sperimentando e confermando in questo senso le innovative intuizioni, tuttora valide ed attuali, espresse alcuni decenni or sono da Cinzio Violante. La pieve di San Lorenzo di Voghera, sorta come prodotto della ferma volontà vescovile di consolidare la propria giurisdizione su un territorio di confine, per alcuni secoli resta soprattutto la chiesa del presule tortonese: le istituzioni ecclesiastiche locali si costituiscono in roccaforte per prevenire e parare i colpi delle strutture politiche, opponendosi con posizioni di forza alla penetrazione pavese in quella fascia territoriale dell'Oltrepò. Nel basso medioevo il potere episcopale e la struttura pievana pervengono ad un assestamento ed alla definizione di aree di competenza in cui i rapporti gerarchici ed istituzionali si esprimono con contorni più netti, adeguandosi al processo evoìutivo di una società in trasformazione. Ancora nel Quattrocento emerge il modello di una chiesa matrice intesa come centro della vita religiosa di un distretto territoriale, immagine di una consistenza ecclesiastica" che diventava richiamo e punto di riferimento per la vita non solo spirituale ma anche civile e politica della comunità. Voghera "quasi città", secondo la fortunata definizione di Giorgio Chittolini, in quanto non aveva in realtà un contado e una diocesi; ma proprio per la sua condizione di "quasi città" riuscì, sullo sfondo di una crisi ailargata della pieve rurale nell'Italia padana, a mantenere ben salda la sua pieve, vertice delle istituzioni ecclesiastiche locali, non pieve rurale, ma fulcro religioso di un centro caratterizzato da un evidente e riconosciuto "tono urbano", che solo per una serie di motivazioni contingenti non riuscì ad oftenere il riconoscimento formale di civitas."