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Libri antichi e moderni

Fernando Rigon

Ceramica popolare vicentina dell'Ottocento. La collezione della Banca Popolare di Vicenza

Skira Editore, 2005

24,00 €

Bacbuc Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2005
Luogo di stampa
Milano
Editori
Skira Editore
Curatore
Fernando Rigon
Soggetto
CERAMICA, ARTE, VICENZA
Lingue
Italiano

Descrizione

Un volume di 175 pagine, tela editoriale con sovracoperta illustrata. Dimensioni: 25x29 cm. Ottime condizioni. Numerosissime illustrazioni a colori nel testo. Il volume, promosso dalla Banca Popolare di Vicenza, è dedicato alla preziosa collezione di piatti popolari veneti dell'Ottocento, entrata di recente a far parte del patrimonio d'arte dell'Istituto. La pubblicazione non si limita a ripercorrere la storia della formazione della raccolta e le vicende che, grazie all'acquisizione da parte della nostra Banca, hanno consentito di salvarla dalla dispersione e di restituirla idealmente al suo territorio d'origine. Nell'approfondire lo studio della collezione, gli autori dell'opera - che figurano tra i maggiori esperti della materia - si sono trovati infatti di fronte ad una pagina finora inedita della storia della ceramica popolare veneta dell'Ottocento. Le ricerche comparative esperite, le testimonianze archivistiche e i documenti recuperati hanno messo in luce, in tutto il suo rilievo, l'importanza di una ceramica popolare "made in Vicenza" che, lungo il diciannovesimo secolo, gareggiò per qualità, notorietà e volumi produttivi, con quella da sempre considerata la ceramica popolare veneta per eccellenza, ossia la manifattura bassanese. Il volume quindi non si ferma all'illustrazione dei mirabili esemplari che compongono la nostra Collezione di piatti popolari, offrendo di ciascuno di essi un dettaglio iconografico, storico e scientifico, quale raramente si trova documentato in altri studi sul tema. Esso affronta in modo sistematico la catalogazione dei marchi, confronta materiali e tecniche decorative, ricostruisce matrici ispirative e percorsi commerciali, proponendosi, in assoluto, come il primo studio monografico su quel filone preminente della ceramica popolare che, nell'Ottocento, ebbe in Vicenza il suo cuore propulsivo artistico ed economico. Perché ogni piatto popolare è esempio splendido dell'estro e della vena creativa di tanti anonimi artisti vicentini, quali furono i decoratori, pittori e disegnatori della ceramica popolare. Ma esso è, pure, attestazione dell'imprenditorialità, della fatica e della dedizione al lavoro di quegli artigiani, operai e commercianti che proprio nel corso dell'Ottocento - nelle fornaci delle manifatture ceramiche, come nelle filande, nelle botteghe, nei laboratori - avviarono un modello economico, fatto di piccole dimensioni, di spirito di intrapresa e di sapienza produttiva, che riscattò il Veneto dalla sua povertà e divenne punto di forza del suo straordinario sviluppo.
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