Cenere azzurra. Liriche

In-8° (25,2 x 17,7 cm), pp. 127, (5), copertina editoriale. Alcune tracce d'uso e del tempo alla copertina, in particolare un paio di segni di piegatura nell'angolo inferiore esterno della copertina anteriore e qualche piccolo, leggero alone. Minimo restauro nella parte inferiore del dorso, per il resto, esemplare ben conservato. Opera tirata in soli 500 esemplari, numerati da 1 a 500: il presente è il numero 86. Edizione originale. La raccolta di liriche è dedicata a una donna amata dal poeta, morta precocemente. Questa figura femminile, chiamata simbolicamente Ofelia D'Alba, detta l'"Amara", non è connotata da alcun tratto biografico legato alla realtà. Tratteggiata quasi in veste di vergine preraffaellita, nei componimenti gli eventi legati alla sua vita sono addolciti dalla memoria e trasfigurati nella contemplazione della natura; l'amata diviene di volta in volta farfalla, fiore o usignolo e la consapevolezza della ineluttabile caducità di tutte le cose terrene trasforma la disperazione in pacata rassegnazione per le sorti umane (cfr. la voce JENCO, Elpidio, in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 62, Roma, Treccani, 2004).