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Libri antichi e moderni

Malatesta, Katia.

Caterina Unterveger (1830-1898): una donna nella storia della fotografia trentina.

Archivio fotografico storico, Soprintendenza per i beni - storico-artistici, Trento., 2007

12,00 €

Adige Studio Bibliografico

(Trento, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2007
ISBN
9788877027830
Autore
Malatesta, Katia.
Collana
Album; 5.
Editori
Archivio fotografico storico, Soprintendenza per i beni, storico-artistici, Trento.

Descrizione

120 p., 30 cm, bross. Condizioni : USATO - Stato : Ottimo. Altre note : Riccamente illustrato a colori. COME NUOVO. L'opera ricostruisce in maniera approfondita la complessa vicenda di Caterina Unterveger, sorella del grande fotografo Giovan Battista, che tra i suoi numerosi impegni, si è affacciata anche alla fotografia. Due i punti di partenza di questa analisi: un passo del dattiloscritto di Mario Unterveger, che ricostruisce in maniera quasi aneddotica la vicenda familiale, e cartoncini firmati "Catina Unterweger".Di Caterina, grazie al testo del pronipote, si ricordano, oltre al "carattere bizzarro" ed allo "spirito inquieto", le diverse occupazioni, l'impiego come cameriera a Brescia, l'emigrazione in Brasile - da cui scriverà un "reportage" per la "Voce Cattolica" nel 1876 e, tornata in Italia, le numerose attività commerciali: dall'invenzione del famoso liquore, all'apertura di una cartoleria a Brescia con vendita di articoli religiosi e lastre fotografiche, allo svolgimento di attività come fotografa. Le ricerche della dottoressa Katia Malatesta, catalogatrice della Soprintendenza, hanno permesso di incrociare queste notizie a materiale documentario conservato in Regione, sia presso l'archivio storico del Comune che in quello di Stato, nonché nell'Archivio diocesano; uniti a sopralluoghi a Brescia. Il lavoro permette quindi di ricostruire una interessante biografia di donna della seconda metà dell' '800, che idealmente completa l'esplorazione tematica dedicata alla donna del 2005 'Professione: Donna. 1860-1955". La nuova pubblicazione provinciale, oltre a costituire il primo approfondimento monografico sulla figura di Caterina Unterveger, permette di analizzare e conoscere da un punto di vista nuovo il contributo e la presenza delle donne nella professione dell'arte fotografica. Cattina, o Catina - come scelse di firmarsi, rilevando forse un soprannome o un diminutivo familiare - si distingue nello scenario della fotografia trentina per il suo ruolo da protagonista, e non da comprimaria, come le documentate mogli, spesso vedove, e figlie che collaborarono coi familiari fotografi in ruoli ancora non definiti. Caterina si dedicherà alla fotografia solo in maniera estemporanea e con risultati in linea con la produzione degli atelier trentini del secondo Ottocento, con la tecnica, i formati e i temi scelti dal ben più famoso fratello. Il suo merito non è artistico, bensi ascrivibile all'aver cercato di inserirsi in un terreno ancora tutto maschile, con notevole successo commerciale. La sua capacità imprenditoriale, la sua curiosità ed inventiva le hanno permesso di spaziare su più ambiti, con risultati apprezzati e riuscendo, lei donna nubile, dal passato oscuro, a mantenersi autonomamente e a godere della stima dei contemporanei, per 'coltura" e 'tanto spirito di pratica osservazione da disgradarne un ingegno virile".
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