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Libri antichi e moderni

Pascoli Giovanni.

Canti di Castelvecchio.

La Nazione,

9,00 €

BFS Libreria

(Ghezzano, Italia)

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Dettagli

Luogo di stampa
Firenze
Autore
Pascoli Giovanni.
Editori
La Nazione
Stato di conservazione
Molto buono
Condizioni
Usato

Descrizione

Rist. anastatica. 210 p. ; 19 x 13 cm. Poesie di Giovanni Pascoli, 4. "I Canti di Castelvecchio" sono una raccolta pascoliana del 1903: il titolo pare voglia creare un collegamento con i "Canti" leopardiani, suggerendo così, secondo l'interpretazione di Giuseppe Nava, l'ambizione ad una poesia più elevata. Castelvecchio è la frazione di Barga, in Garfagnana, nel quale Pascoli aveva acquistato una casa in cui soggiornò molto a lungo, dedicandosi alla poesia e agli studi di letteratura classica (sono famose, e tuttora visibili, le tre scrivanie per lavorare nelle tre lingue, italiano, latino, greco). Qui gli parve di aver finalmente ricostituito il "nido" distrutto di San Mauro. "I Canti di Castelvecchio" sono fitti di richiami autobiografici e di rappresentazioni della vita in campagna. L'epigrafe iniziale è la medesima di Myricae, dalla quarta bucolica di Virgilio: "Non omnes arbusta iuvant humilesque myricae" ("Non a tutti piacciono gli arbusti e le umili tamerici"; ma Pascoli traduce myricae con "cesti" o "stipe"). In tal modo, Pascoli recupera il legame con la raccolta precedente e la poetica del "fanciullino", accentuandone però la valenza simbolica. "I Canti di Castelvecchio" si rivelano inoltre una raccolta interessante per l'uso esteso del linguaggio fonosimbolico, ma soprattutto post-simbolico: abbondano infatti i termini tecnici e gergali tipici della Garfagnana. Supplemento a "La Nazione" con la partecipazione del Comune di Barga e della Fondazione G. Pascoli. Brossura editoriale, coperta in cartoncino flessibile, con titolo impresso al piatto e al dorso, illustrata in b/n. Codice libreria 5022.