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Libri antichi e moderni

Forte Luigi

Berlino citt‡ d'altri. Il turismo intellettuale nella Repubblica di Weimar

Neri Pozza, 2018 I colibrÏ,

20,00 €

Pali s.r.l. Libreria

(Roma, Italia)
Chiusi per ferie fino al 29 Novembre 2024.

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Dettagli

Autore
Forte Luigi
Editori
Neri Pozza, 2018 I colibrÏ
Descrizione
S
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Come nuovo
Legatura
Brossura
Copia autografata
No
Prima edizione
No

Descrizione

8vo, br. ed. pp.300. Chiunque si aggiri oggi per le strade di Berlino scorge una citt‡ cosmopolita che a ogni passo si svela come uno strabiliante laboratorio di futuro. Certo, essa Ë anche un sito archeologico della modernit‡ e delle sue tragedie. I fantasmi di un tempo riemergono con i loro nomi altisonanti, dal Reichstag al Brandenburger Tor, o con le memorie inestinguibili del quartiere ebraico, lo Scheunenviertel. Tuttavia Berlino continua a essere, come diceva il critico d'arte Karl Scheffler all'inizio del Novecento, una citt‡ destinata a diventare, mai a essere. Le pagine di questo libro muovono dall'inizio di questo destino, dai primi decenni del Novecento in cui scrittori, artisti, intellettuali stranieri accorrono a Berlino e la trasformano nella metropoli weimariana che ospita e stimola grandi esperienze creative, il luogo d'incontro di sensibilit‡ molto diverse, la scena su cui si proiettano esperienze contrastanti, un milieu di fantasie e utopie raccolte per le strade d'Europa. Attraverso una narrazione che rivisita ogni genere letterario, dai romanzi agli epistolari, dalle poesie ai racconti, dalle riflessioni teoriche e filosofiche ai reportage, dal bozzetto all'elzeviro, Luigi Forte mostra l'affascinante mescolanza di impressioni, testimonianze, immagini, sensazioni sedimentate che fanno della Berlino di quegli anni una citt‡ d'altri. Da Kafka a Robert Walser, da Roth a von Rezzori, da Crevel e Giraudoux a Auden e Isherwood, da Wolfe agli 'emigrÈ' russi Belyj, Sklovskij, Nabokov e Pasternak, fino a Marinetti e Pirandello, Berlino emerge in questa ricostruzione non solo come il simbolo problematico e affascinante di una modernit‡ senza confini, ma anche e soprattutto come lo spazio di una nuova cultura a cui inconsapevolmente contribuirono le voci cosÏ eterogenee dei molti scrittori europei. Dall'immagine cangiante della metropoli tedesca traspare cosÏ il volto di quell'Europa che tentÚ invano di contrapporre all'apocalisse incombente la voce ormai fievole della ragione e della parola rigeneratrice.
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