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Libri antichi e moderni

Russo Luigi (Direttore)

Belfagor. Rassegna di varia umanità

Vallecchi (poi G. D' Anna), 1946-1961

850,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1946-1961
Luogo di stampa
Firenze (poi Messina - Firenze)
Autore
Russo Luigi (Direttore)
Editori
Vallecchi (poi G. D' Anna)
Soggetto
Periodici e riviste, Cultura italiana del '900
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
In ottimo stato
Lingue
Italiano
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione

Descrizione

Le prime 15 annate complete (dal n. 1 dell'anno I, uscito il 15 gennaio 1946) di una delle più importanti riviste culturali del secondo '900 italiano, fondata e diretta da Luigi Russo, con Adolfo Omodeo (scomparso nello stesso 1946). Ogni fascicolo, in-8° (260x185mm) e in brossura originale, consta di circa 150 pp. Restauri ad alcune brossure, per il resto ottimo esemplare. Il periodico, diretto da Russo sino alla morte, nel 1961, e poi proseguito da suo figlio, Carlo Ferdinando, sino al 2012, si avvalse della collaborazione di alcuni dei massimi intellettuali italiani del '900, da Bobbio a Calamandrei, da Contini a Salvatorelli, al di fuori di ogni programma ideologico o di ogni schieramento partitico ('Non chiediamo a nessuno la tessera del suo partito, chiediamo soltanto serietà di lavoro e spregiudicatezza di orientamento critico', chiariva Russo nel proemio del primo numero). 'Belfagor si colloca tra le cose più significative di questo dopoguerra, forse la trincea più avanzata nella difesa di un sapere veramente spregiudicato. non ci consegna soltanto il più bel ritratto di Russo e del suo temperamento di uomo e di studioso; costituisce probabilmente uno dei capitoli più importanti della storia del fermento rinnovatore della nostra cultura dopo il tramonto dell'egemonia crociana, ma sulla linea tracciata da Croce e facendo tesoro del suo insegnamento e del suo esempio' (Eugenio Garin). 'Rivista letteraria? Rivista accademica? Rivista politica? Tutto questo e, insieme, niente di tutto questo nel senso esclusivo: si potrebbe dire una rivista ‘laica’, basata appunto sull’esclusione di ogni chiesasticità, non tanto ideologica quanto piuttosto specialistica, resa viva e vitale soprattutto dalla sua continua attenzione al diverso e al molteplice, ma non perciò in balia dell’improvvisazione dilettantistica; diciamo: una rivista interdisciplinare, il cui rigore è stato costantemente garantito dalla presenza di specialisti delle singole discipline' (Giovanni Giudici). Si allega il numero speciale (anno XVI, n. 6, 30 novembre 1961) dedicato a Luigi Russo appena scomparso, con contributi e ricordi di Flora, Garin, Binni, Sapegno, Cantimori, Ramat, Marzot, Caretti, Salinari, Ragionieri, ecc.