Libri antichi e moderni
Giani, Giovanni Battista
Battaglia del Ticino tra Annibale e Scipione ossia scoperta del campo di P. C. Scipione, delle vestigia del ponte di Ticino, del sito della battaglia e delle tombe de' Romani e de' Galli in essa periti.
Dall’Imperiale Regia Stamperia, 1824
800,00 €
ORSI LIBRI di Federico Orsi Libraio Antiquario
(Milano, Italia)
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Dettagli
Descrizione
GIANI, Giovanni Battista. Battaglia del Ticino tra Annibale e Scipione ossia scoperta del campo di P. C. Scipione, delle vestigia del ponte di Ticino, del sito della battaglia e delle tombe de' Romani e de' Galli in essa periti.
Milano, Dall’Imperiale Regia Stamperia, 1824.
PRIMA EDIZIONE AUTOGRAFATA DALL'AUTORE. In-8, pp. (24), 224 e 10 c. di tav. fuori testo ripiegate più volte, qualche figura nel testo. Con occhietto. Legatura coeva in mezzo marocchino verde a grano lungo e carta in similmarocchino con motivo a rombi a coprire i piatti, cornici floreali in oro, dorso riccamente decorato con geometria di lunette e stelle, titolo impresso a caldo. Fioriture sparse per via della qualità della carta, mai pesanti e spesso marginali. Ex donis accademico al contropiatto anteriore con dedica dall’autore, il quale fu professore emerito presso il ginnasio Sant’Alessandro di Milano, allo studente “Felice Gatti” (?), datato 1831. C. di tav. in fine pulite e fresche. Segnacolo di seta verde. Tagli gialli sbiaditi. Bell'esemplare. Una copia molto buona autografata dall’autore.
Prima edizione di questo interessante lavoro adorno di belle carte di tavole illustrate. L’abate antiquario Giani fu lo scopritore della cultura di Golasecca, nella valle del Ticino, luogo in cui nacque nel 1788. Giani individuò per primo i resti delle necropoli proto-celtiche di Golasecca e Castelletto Ticino. Identificò le tombe da lui rinvenute, chiaramente non romane, come resti di una battaglia combattuta tra Annibale e Publio Cornelio Scipione (Battaglia del Ticino, 218 a.C.). Nel 1865 Louis Laurent Gabriel de Mortillet, uno dei padri fondatori dell’archeologia europea, giustamente assegnò le stesse tombe ad una cultura pre-romana, della prima età del ferro, con un probabile substrato celtico come illustrato dalle similarità riscontrate con i ritrovamenti della Cultura di Hallstatt.
Cat. Hoepli, 701; Lozzi, II, 5326; Platneriana, p. 383