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Libri antichi e moderni

[Azimuth, Diretta Da Piero Manzoni Ed Enrico Castellani]

Azimuth. A cura di Enrico Castellani – Piero Manzoni [insieme a:] Azimuth 2 dedicato a «La nuova concezione artistica». A cura di Enrico Castellani – Piero Manzoni

E.P.I. editoriale periodici italiani (Litograf e Arti Grafiche - Antonio Maschera),, 1959-1960

5000,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1959-1960
Luogo di stampa
Via Cernaia 4 - Milano,
Autore
[Azimuth, Diretta Da Piero Manzoni Ed Enrico Castellani]
Pagine
«Azimuth»: pp. [32] con quattro pagine stampate a due colori, blu e nero, su carta normale, mentre le restanti in bainco e nero su carte patinate di grammatura variante; 1 foglio sciolto con riproduzione di opera di Tinguely allegato. — «Azimuth 2»: pp. [24] in carta uso-mano con tavole a mezza pagina nel testo; un inserto fuori testo al mezzo in cartoncino color mattone sottomisura.
Volumi
2 volumi
Editori
E.P.I. editoriale periodici italiani (Litograf e Arti Grafiche, Antonio Maschera),
Formato
in 4° (290 x 210 mm),
Soggetto
Libri Illustrati e d'Artista Arte Cataloghi, Monografie Avanguardie internazionali
Descrizione
doppio punto metallico con copertina in brossura; fondo grigio scuro e stampa in bianco con sovrimpressione blu per il primo fascicolo; fondo bianco e stampa in grigio scuro e rosso aranciato per il secondo fascicolo; efficace grafica di grande impatto, non firmata ma di Cecco Re.

Descrizione

PERIODICO Collezione completa. Mimini segni d’usura perimetrali, con un leggerissimo accenno di piega verticale al piatto anteriore, visibile solo verso e che non intacca la grafica; uno dei bifoli centrali leggermente allentato; nel complesso in ottime condizioni. «Azimuth 2» con lieve brunitura marginale e ingiallitura verso della copertina; interni leggermente bruniti, come normale; complessivamente in ottime condizioni. Raro insieme completo dei due volumi della più importante rivista italiana d’arte contemporanea dei primi anni sessanta. In una lettera all’amico Valentino Dori (alias Giorgio Carmenati Francia), databile ai primi del 1959, Piero Manzoni annuncia la separazione dal Movimento nucleare: «Oggi ahimè il movimento si è scisso in due: io ora sono con Castellani e Bonalumi e perseguiamo quella linea che tu mi hai visto iniziare: usciremo prestissimo con una rivista nostra, di parte, che si chiamerà Pragma, e abbiamo al solito un programma quanto mai vivace» (Battino & Palazzoli, n. 79). La rivista a cui si fa riferimento finirà per chiamarsi in altro modo, ma è qui l’origine del progetto Azimut/Azimuth (senza “h” la galleria, con “h” la rivista). Nel febbraio del 1959 il trio suddetto espone alla Galleria del Prisma di Milano, una mostra poi portata alla Galleria Appia antica di Roma, in aprile, con presentazione di Leo Paolazzi (sarà Antonio Porta), e a settembre a Losanna, Galerie Kasper. Nello stesso aprile Manzoni apre una personale all’Aja (Relief schilderijen) e scrive ancora a Dori: «Sto preparando in questi giorni una nuova rivista d’arte, molto battagliera […] sembra che venga molto bene. […] Il nostro gruppo aumenta e la rivista servirà proprio a definirlo» (ivi, n. 103). In luglio è la volta dell’esordio del gruppo Zero al Rotterdam Kunstkring, istituzione fondata nel 1893 e da sempre attenta all’arte contemporanea (ospitò un’importante mostra futurista nel maggio del 1913 e già una personale di Manzoni nel settembre 1958): espone il gruppo Zero di Rotterdam più Manzoni. La stessa mostra approda alla fine di ottobre alla galleria Appia antica di Roma: il design dei cataloghi e del materiale promozionale relativo a questi due eventi mostra chiaramente l’origine grafica della copertina di Azimuth. -- «In the autumn of this year, Manzoni’s idea of opening and running a gallery materialises when he and Castellani rent and fit out a basement connected with a furniture shop in via Dei Bossi on the corner with via Clerici in Milan, which is later to become Galleria Azimut. […] In the same period, around October, while the first issue of the review “Azimuth” is going to press, Bonalumi, who has worked on it for a long time now, withdraws because of differences of opinion and disagreements about theoretical and ideological considerations. The first issue is edited by Castellani and Manzoni with the assistance of Marco Santini as editorial secretary and the graphic designer Cecco Re, who designed the cover and also suggested the title. The address of the review is via Cernaia 4 in Milan, Manzoni’s home address. “Azimuth” is printed in the workshop of Antonio Maschera, who previously printed “Direzioni N. 3” and — under the same imprint of the “E.P.I. editoriale periodici italiani” — the first issues of “Il Gesto”, the review of the Nuclear Group» (Battino & Palazzoli). -- Il primo numero di «Azimuth», chiamato semplice «Azimuth», contiene interventi militanti (Dorfles e Laszlo, ad aprire e chiudere il fascicolo), prose e poesie (Pagliarani, Agnetti, Paolazzi/Porta, Tullier, Balestrini, Picabia, Beckett), articoli di critica (Ballo, Alfieri, Y. Tono, Galvano); sei tavole a piena pagina (un «Meta-matic» di Tinguely, in foglio sciolto; un monocromo blu di Klein; un Dorfles; una scultura di Gio Pomodoro fotografata su fondo nero; una tavola di accertamento alfabetica di Manzoni; un Estienne in blu) e svariate opere riprodotte a tracciare i vasti confini della contemporaneità artistica eletta dalla rivista (Johns, Fontana, Rauschenberg, Megert, Angeli, Schwitters, Castellani, Rotella, A. Pomodoro, Bonalumi, Holweck, Mack, Fisicher, Kemeny, Piene, Wagemaker, Romyn, Manzoni, Schoonoven, Dahamen, Sanders, Bohemen, Schumaker, Tajiri, Pieters, Rossello, Dorazio, Dangelo, Marotta, Lora, Pena). Nelle pagine pubblicitarie finali, la costellazione di gallerie e riviste d’arte entro cui opera «Azimut/h» («Appia antica» di Villa, «Notizie» di Pistoi/Crispolti, «Direzioni» di Fabrizio Mondadori, «Le Arti» di Marussi/Vella e «Panderma» di Laszlo). -- Verso la fine dell’anno, Manzoni sta già lavorando ad «Azimuth 2», come apprendiamo da una lettera inviata a Heinz Mack del gruppo Zero di Dusseldorf: «Cher Mack, Piene t’a parlé de l’exposition qu’on va faire a Milan et du numéro de Azimuth, qu’on ira publier a l’occasion. […] Demain on ouvrira la Galerie Azimut: elle est à ta disposition, si tu veux l’y faire une exposition ou des manifestations» (Battino & Palazzoli n. 144). La mostra d’apertura della galleria Azimut è quella delle «12 linee» di Piero Manzoni, introdotte in catalogo da un testo di Vincenzo Agnetti, uno dei più stretti collaboratori di Manzoni e Castellani sul versante critico e letterario. «Galleria Azimut soon becomes a hotbed of encounter and debate in the artistic panorama of Milan thanks mainly to the contacts Piero Manzoni keeps up […]. A tireless organizer and promoter, he makes great efforts to discover, compare and publicise artists who are practically unknown in Italy and abroad at this time, himself included» (ivi, p. 59). Nel gennaio 1960 è la volta della fondamentale collettiva «La nuova concezione artistica», a cui è interamente consacrato il secondo e ultimo fascicolo della rivista. «Azimuth 2» è costruito attorno a un programma ben definito, proposto in italiano, inglese, francese e tedesco ed esplicitato nel lungo testo critico di Castellani, «Continuità e nuovo», seguito dai più brevi «Una nuova concezione di pittura» di Uno Kultermann, «Libera dimensione» di Manzoni e «L’oscurità e la luce» di Piene, impaginati di nuovo da Cecco Re attorno a scelte riproduzioni delle opere esposte — in una raffinata progressione che dimostra visivamente il fil rouge della collettiva. Pinzato al mezzo del fascicolo il catalogo della mostra, impresso su cartoncino color mattone, che vede la partecipazione di Breier, Castellani, Holweck, Klein, Mack, Manzoni e Mavignier. Tutti espongono opere del ’59, eccetto i due monocromi di Klein e l’achrome di Manzoni, del ’57. Un catalogo d’esposizione esemplare per chiarezza contenutistica e grafica, nel pieno conseguimento del delicato equilibrio tra funzionalità ed estetica che sempre caratterizza questo tipo di prodotti editorial-artistici. Battino & Palazzoli, Piero Manzoni catalogue raisonné, pp. 56-57, n. 142, e p. 64 n. 165; Maffei e Peterlini, Riviste d’arte d’avanguardia, pp. 68-70; Vergine, Azimuth: mostra documentaria (Milano 1975)

Edizione: collezione completa.