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Libri antichi e moderni

Paolo D'Angelo

Ars est celare artem. Da Aristotele a Duchamp

Quodlibet, 2014

12,82 € 13,50 €

Quodlibet

(Macerata, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2014
ISBN
9788874625680
Autore
Paolo D'Angelo
Pagine
175
Collana
Bis (12)
Editori
Quodlibet
Formato
195×120×85
Soggetto
Estetica, Filosofia: estetica, Teoria dell’arte, Storia delle idee
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

La miglior retorica è quella che non si nota. Se chi ci ascolta si accorge che stiamo usando degli artifici, l'effetto è compromesso. Gli avvocati di una volta lo sapevano: guai a farsi sospettare esperti, guai a far trasparire le proprie capacità. Non per nulla l'idea che la vera arte consista nel nasconder l'arte è stata teorizzata per la prima volta nella retorica classica, da Aristotele a Cicerone. Ma, a partire da qui, questo curioso paradosso compie una carriera inaspettata, proliferando nei campi più disparati: dalla cosmetica alla politica, dall'arte del tiro con l'arco a quella del giardino, dal galateo all'abbigliamento, senza dimenticare naturalmente le arti nel senso consueto della parola, dalla pittura alla musica, dalla danza alla poesia. Come dovrebbe fare ogni buon saggio di storia delle idee, questo libro mette in rapporto luoghi, autori e testi tra i quali non sospetteremmo alcun collegamento. Si dipana così una storia che attraversa tutta la cultura occidentale, dall'anonimo del "Sublime" al "Cortegiano" di Baldassar Castiglione, dai moralisti francesi a Leopardi, da Ovidio a Dryden, da Michelangelo a Duchamp, ma a partire dalla quale è possibile gettare un ponte anche verso le filosofie orientali dello Zen e del Tao. Ma attraverso la storia dell'"ars est celare artem" scopriamo anche qualcosa di essenziale per l'idea stessa di arte, il suo essere sempre inevitabilmente regola e invenzione, tecnica e creatività, tradizione e innovazione.
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