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Libri antichi e moderni

Schonberger Walter

ARMAN O L'OGGETTO COME ALFABETO

Museo Civico,, 1984

20,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1984
Luogo di stampa
Lugano,
Autore
Schonberger Walter
Editori
Museo Civico,
Soggetto
SCULTURA NIZZA PITTURA
Lingue
Italiano

Descrizione

23,8x22,5 cm; (132) pp. Borssura editoriale illustrata. Testo in italiano. Prima edizione in buone condizioni di conservazione di questa monografia dedicata all'opera artistica del grande scultore francese Arman. Armand Pierre Fernandez, noto come Arman (Nizza, 17 novembre 1928 – New York, 22 ottobre 2005), è stato un pittore e scultore francese. Studiò all'École des Arts Décoratifs a Nizza, dove incontrò Yves Klein, e poi all'École du Louvre. Fu un membro del gruppo Nouveau Réalisme. Artista molto celebre e quotato, era solito inserire nelle sue tele strumenti musicali infranti. Molto importante il periodo delle accumulazioni che potevano essere accumulazioni di scarpe, monete, orologi, pennelli, tubetti di colore, ecc.; da ricordare anche le sue opere scultoree, in genere bronzee, che rappresentavano gli stessi soggetti delle tele. Le prime tele di Arman furono realizzate fino ai primi anni '50 come pittore tradizionale, il distacco vero e proprio dalla pittura tradizionale avvenne subito dopo questo periodo, infatti furono realizzate opere con "timbri" su carta, ovvero Cachets replicati quasi ossessivamente, passando in un secondo momento alle tracce e alle impronte, le Allures. Nei primi anni '60 lo stile artistico di Arman subisce un nuovo cambiamento, è in questo periodo infatti che nelle sue opere il pittore francese inserisce oggetti distrutti. Tra i massimi esponenti del nouveau réalisme, corrente artistica che racconta l'uomo attraverso oggetti di uso quotidiano: scarpe, orologi, monete, ecc. etc.: queste particolari realizzazioni valgono ad esprimere l'ingranaggio del consumismo. Per esprimere in maniera sempre più accentuata questo ingranaggio del consumismo, lo vediamo infatti realizzare opere sempre più mirate come gli accumuli di oggetti identici posti sulla tela in maniera geometrica, con ordine ed eleganza. Visto l'incrocio tra la tela e l'oggettistica, Arman è considerato uno scultore-pittore. Lui stesso si definirà perfettamente presentandosi come “un peintre qui fait de la sculpture”.