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Libri antichi e moderni

Tasso, Torquato

Apologia del S. Torq. Tasso, in difesa della sua Gierusalemme liberata, a gli accademici della Crusca. Con le accuse, & difese dell'Orlando furioso dell'Ariosto. Et alcune lettere, pareri, e discorsi di diversi auttori nel medesimo genere

ad instanza di G. Vasalini (in fine dell’Apologia: In Ferrara, - appresso Vittorio Baldini stampator ducale),, 1586

650,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1586
Luogo di stampa
In Ferrara,
Autore
Tasso, Torquato
Pagine
pp. [16] 227 [i.e. 327] [1]; 31 [1].
Editori
ad instanza di G. Vasalini (in fine dell’Apologia: In Ferrara,, appresso Vittorio Baldini stampator ducale),
Formato
in 8°,
Soggetto
Cinquecentine Letteratura Antica
Descrizione
legatura in piena pergamena rigida settecentesca con titoli al dorso,

Descrizione

LIBRO Terza edizione, dopo la ferrarese (Giulio Cesare Cagnacini) e la mantovana (Francesco Osana) del 1585. Esemplare molto buono / ottimo (forellino di tarlo al piede del frontespizio), freschissimo; antica firma di possesso alle prime due carte. Notevolissima testimonianza del più celebre dibattito letterario del XVI secolo, che vide contrapporsi nientemeno che la «Liberata» di Tasso e il «Furioso» di Ariosto. -- Il volume si apre con alcuni testi introduttivi: la dedicatoria di Tasso a Ferrante Gonzaga, gli scritti rivolti ai lettori del curatore Giovan Battista Licini e dell’editore Vittorio Baldini, seguiti da alcuni testi in versi in lode di Tasso. L’opera vera e propria inizia con la «Difesa dell’ Orlando Furioso dell’Ariosto contra’l dialogo dell’epica poesia di Camillo Pellegrino. Stacciata prima», durissima risposta dell’Accademia della Crusca (l’estensore fu Leonardo Salviati) al «Caraffa overo de l’epica poesia» (1584), in cui Pellegrino affermava la superiorità del poema tassiano su quello di Ariosto, scintilla per lo scoppio dell’aspra polemica. Segue dunque, finalmente, l’«Apologia» di Tasso, composta nel marzo 1585 e stampata a Ferrara lo stesso anno: il poeta scelse di adottare la forma del dialogo e rispose colpo su colpo a tutte le critiche che gli erano state mosse. Sono raccolte poi le «Lettere diverse scritte dal S. Torquato Tasso et da altri in materia della Gierusalemme Liberata. Con una del Tasso medesimo in lode dell’Ariosto», il «Parere del S. Francesco Patrici, in difesa di Lodovico Ariosto», e le «Difese dell’Orlando Furioso dell’Ariosto datte dal sig. Horatio Ariosto». In fine, con proprio frontespizio e propria numerazione, la «Risposta del S. Torq. Tasso, al discorso del sig. Oratio Lombardelli intorno à contrasti, che si fanno sopra la Gierusalemme liberata» (In Ferrara, Ad instanza di G. Vasalini, 1586).

Edizione: terza edizione, dopo la ferrarese (giulio cesare cagnacini) e la mantovana (francesco osana) del 1585.