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Libri antichi e moderni

Roberta Martinis

Anticamente moderni. Palazzi rinascimentali di Lombardia in età sforzesca

Quodlibet, 2021

42,75 € 45,00 €

Quodlibet

(Macerata, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2021
ISBN
9788822905635
Autore
Roberta Martinis
Pagine
653
Collana
Quodlibet studio. Città e paesaggio. Saggi
Editori
Quodlibet
Formato
241×172×49
Soggetto
Lombardia-Architettura, Architettura: palazzi, tenute e dimore storiche, Storia dell’architettura, Stile rinascimentale, Lombardia
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Il volume prende in esame i palazzi privati nel ducato di Milano in epoca sforzesca, progettati e costruiti nel periodo dalla presa di potere di Ludovico il Moro nel 1480, fino a tutto il primo quarto del secolo successivo. Ne deriva un catalogo degli esemplari essenziali a comprendere lo sviluppo della tipologia e l'affermarsi di un modello abitativo nuovo in grado di includere, tra le sue funzioni, anche quella di rappresentare, fissandolo in una fabbrica, il ruolo sociale, politico e culturale del committente. Ai singoli palazzi, che possiamo riconoscere – secondo la celebre espressione di Pietro Aretino – come «modernamente antichi e anticamente moderni», sono dedicati ampi capitoli, che li analizzano da più prospettive e conducono a individuare una linea innovativa nell'arte lombarda, non solo attraverso esempi milanesi, ma anche con verifiche puntuali a Pavia, Piacenza, Lodi, Cremona, Crema e Vigevano, in parallelo con quanto avviene a Firenze o a Venezia, a Mantova o a Ferrara e infine, in date appena successive, a Roma. Attraverso l'analisi del generale avanzamento della cultura architettonica nel suo complesso e delle interconnessioni tra cantieri, artefici e invenzioni linguistiche, il ventaglio delle architetture considerate si amplia notevolmente e arriva a includere alcuni cruciali edifici religiosi e, successivamente, diversi palazzi romani, dove la discesa dei "lombardi" – dall'urbinate Bramante, ormai integrato nei circoli culturali milanesi, a Bramantino e Cristoforo Solari – ha aperto la strada a scambi decisivi e criticamente ineludibili. In questo modo, Roberta Martinis delinea una storia dell'architettura lombarda di quei quarant'anni che hanno cambiato per sempre il linguaggio architettonico padano, trasformando in senso moderno una prassi progettuale sospesa tra il perdurare del gusto gotico e una crescente moda antiquaria.