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Libri antichi e moderni

Flores Juan - Lelio Aletiphilo - Lelio Manfredi

Amorosa historia de Isabella et Aurelio, da M. Lelio Aletiphilo di lingua castigliana in italico idioma tradotta

Gregorio de Gregori (per Niccolò Garanta),

3000,00 €

Pettini Antonio Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Luogo di stampa
(al colophon) Venezia
Autore
Flores Juan - Lelio Aletiphilo - Lelio Manfredi
Editori
Gregorio de Gregori (per Niccolò Garanta)
Soggetto
castigliano spagnolo volgarizzazioni letteratura rinascimento, novelle amore donne women cinquecentine
Lingue
Italiano

Descrizione

In 8°; cc. 39, (1). Bella bordura al frontespizio, con putti, maschere, uccelli; un capolettera inciso su legno e all’ultima pagina la bella marca tipografica incisa su legno, di Niccolò Garanta, con un delfino nel mare sotto il cielo stellato. Eleganta stampa in corsivo. Legatura ottocentesca in mezza pelle con titolo in oro al dorso. Bell’esemplare marginoso; qualche traccia d’umido che nulla toglie alla sua estetica. Il nome dell’autore è al principiio della lettera di dedica alla “sua signora”. Il traduttore dal castigliano al volgare italiano è come appare Lelio Aletiphilo che dedica l’opera a Scipione Atellano. Prima edizione italiana. La materia della novella di Juan de Flores, che nella versione originale spagnola aveva titolo La historia de Grisel y Mirabella, è una fortunata prosecuzione della Fiammetta di Boccaccio e più volte sarà ripresa nella novellistica amorosa del Rinascimento. Si tratta apparentemente dell’amore, in realtà si disquisisce sulla condizione femminile, e la trama si chiude con vendetta delle donne verso colui che le le calunniava. La traduzione dal castigliano è presumibilmente opera di Lelio Manfredi, se in lui si riconosce Lelio Aletiphilo, giurista e valente letterato ferrarese della prima metà del XVI secolo, traduttore per Isabella d’Este. “Secondo Libanori (p. 187), il M. fu dottore in legge; trascorse gran parte della sua vita a viaggiare per l'Europa, apprendendo molte lingue straniere, in particolare lo spagnolo. Mise a profitto le sue conoscenze per la corte di Mantova, traducendo dallo spagnolo romanzi cavallereschi, che destavano viva curiosità in Isabella d'Este. È probabile che al M. debba essere assegnata anche la traduzione di un altro romanzo spagnolo La historia de Grisel y Mirabella di Juan de Flores, un romanzetto in cui sono narrati i casi di due infelicissimi amanti, che fu tradotto in italiano come l'Historia di Aurelio et Isabella. Il nome del traduttore - d'invenzione o accademico - sotto cui andava l'opera era Lelio Aletiphilo, il quale celerebbe il M. secondo gli studiosi più antichi (primo fra tutti Rajna, p. 156 e nn.), mentre gli editori più recenti tendono a escluderlo” (DBI, ad vocem Manfredi). Sander 2789. Brunet II, 1303.