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Libri antichi e moderni

Rutilio Benincasa

ALMANACCO PERPETUO, illustrato, e diviso in cinque parti.

Remondini, 1740

750,00 €

Bacbuc Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1740
Luogo di stampa
Bassano
Autore
Rutilio Benincasa
Editori
Remondini
Soggetto
OCCULTISMO, ALMANACCHI, AGRICOLTURA
Lingue
Italiano

Descrizione

.Almanacco perpetuo di Rutilio Benincasa cosentino, illustrato, e diviso in cinque parti, da Ottavio Beltrano di Terranova di Calabria Citra, . Con due copiosissime tavole di tutto quello che si contiene nel presente Almanacco. - Un volume in 8vo (11x17,5 cm) di (12)-696 pagine, con numerose illustrazioni xilografiche, di diversa grandezza, nel testo. Altro front. a c. 2M5r: Quinta parte dell'Almanacco perpetuo fisico trattato d'aritmetica ove con facilita s'insegna il vero modo d'apprenderla da se medesimo in breve tempo, . diviso in cinque opuscoli, . - Piccolo foro nel centro della pp7/8 che interessa due vignette. Per il resto, nessun difetto, cosa rara per questo tipo di pubblicazioni che erano sfogliate sempre ed “usate” pesantemente. Tagliata forse una pagina bianca in fine (che non rientrava però nella segnatura). Modesta legatura coeva in tutta pergamena che, al contrario dell'interno, presenta numerose usure, e una mancanza di 3 cm alla pergamena del margine inferiore del piatto. - “Rutilio Benincasa (Torzano 1555-1626) fu astronomo, astrologo, anche se sono poche le notizie storiche su questo personaggio al cui nome sono associate vicende leggendarie, presenti talora anche nel folklore europeo o nella tradizione letteraria classica, per cui a livello popolare è considerato una delle incarnazioni del prototipo dello stregone. Il suo nome è legato alla sua opera più conosciuta, l'Almanacco Perpetuo, scritta nel 1587, e stampata per la prima volta nel 1593. Moltissime le edizioni che furono ristampate nel corso dei secoli, diventando modello per altri almanacchi successivi, come il Barbanera, considerato il suo più diretto erede. Dopo la morte di Rutilio, l'Almanacco fu aggiornato da altri, tra cui il più importante fu Ottavio Beltrano”. Questa edizione remondiniana non è comune (solo 3 copie censite da Sbn nelle biblioteche pubbliche italiane).