Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Marta Arnaldi, Luca Paci

Alibi. Prima antologia bilingue di poesia italiana nel Regno Unito. Ediz. italiana e inglese

Ensemble, 2022

19,00 € 20,00 €

Logimedia

(Roma, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
2022
ISBN
9788868817428
Pagine
330
Collana
Erranze
Editori
Ensemble
Curatore
Marta Arnaldi, Luca Paci
Soggetto
Antologie di poesia (vari poeti)
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano, Inglese
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Alibi - dal latino alĭbi, 'altrove' - è la prima antologia che raccoglie le voci - dislocate, trasferite, trasportate - di poeti italiani viventi, o precedentemente vissuti, nel Regno Unito. In maniera programmatica ma lirica, in forma di elegia e al di là della denuncia, esce all'indomani della Brexit e per invito del poeta albanese italofono Gëzim Hajdari. È un progetto transculturale e bilingue che raccoglie poeti e traduttori di età, città, professioni e stili diversi: c'è chi studia logica matematica e chi lavora la ceramica; chi pratica la terzina dantesca e chi abbraccia l'haiku; chi scrive per dipingere e chi non usa le parole; chi traduce dalla lingua dell'inconscio e del mito; chi compone in inglese, chi si autotraduce e chi usa più lingue, trasgredendo i principi della biunivocità e del binarismo. Così nel libro troverete il fantasma poliglotta dei più grandi poeti della tradizione (e traduzione) italiana, da Dante ad Ariosto e da Petrarca a Leopardi; vi unirete a un'intima (ultima?) danza di amiche e amici, eppure soffrirete l'esilio; rifarete esperienza dello spazio di un grembo e visiterete il vuoto di una tomba; capirete che la distanza è poesia prematura e allo stesso tempo vecchissima. L'italiano antologizzato, a volte nato tradotto e altre volte nato straniero, è lingua della maternità, delle metamorfosi, del postcolonialismo, dell'alterità animale e cosmica, della nostalgia per altri mondi, migrazioni e partenze. È lingua della traduzione, eterna e appena pronunciata, creata per il luogo di nascita e per tutte le altre destinazioni. È la lingua viva e vera, incodificata e decodificata, dei nostri ritorni.