ALESSANDRA di RUDINÌ. da Marchesa a CARMELITANA SCALZA. In: Nuova antologia, a. 90°, fasc.1852, aprile 1955.

Il saggio sulla Di RUDINÌ occupa 18 pagine. Di RUDINÌ (Napoli 1876 - Ginevra 1931), dotta nobile e focosa, in grado di leggere testi oriiginali in greco e latino, rimasta vedova giovanissima, nel marzo del 1904, con la forte disapprovazione di suo padre, andò a vivere con D'Annunzio nella Villa La Capponcina; soppiantando la Duse, instaurò nella villa un clima di mondanità, iniziando D'Annunzio anche alla pratica sportiva. Venne ribattezzata Nike dal poeta, alla fine dello stesso anno i due si donarono reciprocamente il corpo, compreso il "cervello meraviglioso" di Gabriele, con un atto notarile. Il Vate si staccò da lei, operata all'utero, nel 1907. Nel 1911, a 35 anni, dopo un viaggio a Lourdes, entrò nel Carmelo di Paray-le-Monial, e poi fondò o rianimò diversi monasteri. Cfr. wiki. Il fasc. in-8° (cm. 23,9x16,9), bross. edit, è completo delle sue 142 pp + le pp. pubblicitarie e contiene inoltre: 1) Carlo DI NOLA, "L'ANSCHLUSS nei ricordi di uno pseudo-diplomatico" [invasione nazista dell'Austria] 22 pp. 2) Emilio CECCHI, "Fiorentini del primo Novecento" [Giannotto BASTIANELLI e Armando SPADINI". 12 pagine. 3) Uberto PESTALOZZA, "Il MARE delle CAPRE [l'Egeo, e la realtà e il MITO della CAPRA], 8 pp. 3) 6 pp. "In morte di Paul CLAUDEL", 8 pp. 6 pp, sul Sovrano ORDINE di ,MALTA, 8 pp. sulla SICILIA dopo l'Unificazione.