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Libri antichi e moderni

Beatrice Lampariello

Aldo Rossi e le forme del razionalismo esaltato. Dai progetti scolastici alla «città analoga» (1950-1973)

Quodlibet, 2017

32,30 € 34,00 €

Quodlibet

(Macerata, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2017
ISBN
9788874627301
Autore
Beatrice Lampariello
Pagine
360
Collana
Habitat (10)
Editori
Quodlibet
Formato
233×171×29
Soggetto
Rossi, Aldo, Singoli architetti e studi di architettura
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Il libro ricostruisce, per la prima volta in maniera unitaria e completa, l'opera di Aldo Rossi, dagli anni della formazione scolastica e universitaria sino ai progetti del 1973. Si concentra dunque su un arco temporale cruciale per la fondazione di una poetica che ha radicalmente rinnovato significati e figure dell'architettura razionalista del periodo «eroico», quello collocato fra le due guerre mondiali. Attraverso disegni, fotografie, note, lettere e altri documenti - molti dei quali finora inediti - viene analizzata, secondo un ordine cronologico e tematico, l'intera produzione di Rossi all'interno del contesto culturale, politico ed economico dell'Italia del dopoguerra: dai progetti giovanili e dall'impegno nel Partito Comunista Italiano al principio dell'«autonomia», dagli studi sulla morfologia urbana e sulla tipologia edilizia (culminati nel libro L'architettura della città) alla definizione della «città analoga» e alla «Tendenza», sino alle prime opere realizzate per il quartiere Gallaratese di Milano e il cimitero di San Cataldo di Modena. Il testo documenta anche le relazioni intellettuali di Rossi con alcuni dei protagonisti del panorama architettonico italiano (tra gli altri, Ernesto Nathan Rogers, Carlo Aymonino, Ezio Bonfanti, Manfredo Tafuri) e gli studi, con i loro cambiamenti d'interpretazione, dell'opera di Etienne-Louis Boullée, Adolf Loos, Le Corbusier, Louis Kahn e Mario Ridolfi. Ricerca teorica, progetti e disegni rivelano tutti la volontà di Rossi di reinventare l'architettura quale pura forma carica di valori universali e atemporali, ma al tempo stesso espressiva di una precisa esperienza autobiografica, secondo quel «razionalismo esaltato» che avrebbe aperto le porte a un superamento del razionalismo a partire dai suoi stessi presupposti, e che avrebbe messo l'opera dell'architetto milanese al centro del dibattito internazionale.
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