Dettagli
Anno di pubblicazione
1997
Autore
Aa.Vv. (Marina Beelke, Rossana Bossaglia, Edoardo Sanguineti.)
Soggetto
simple, arte contemporanea
Descrizione
cm 15 x 21, pp. 32 + X. Cartonatura editoriale con spirale. Al piatto anteriore sovrapposizione di elementi diversi: lembo di retina plastificata, foglio con bordi tondeggianti e foro all'interno del quale si inserisce una sorta di occhio trasparente applicato su cartone azzurro. Libro d'artista, o antilibro, o neoprotolibro, di Francesco Pirella, catalogo della mostra delle sue opere svoltasi a Milano, presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica Leonardo Da Vinci, nel marzo/aprile 1997. Il titolo della mostra era "Sculture gutenberghiane e manifesto dell'antilibro". All'interno compaiono tavole con riproduzioni fotografiche delle opere esposte, due poesie di Edoardo Sanguineti (1995 e 1996) e, in fine, testi di Rossana Bossaglia, Marina Beelke, Giuliano Galletta, Franco Sborgi, Gillo Dorfles, Lorenzo Garaventa, Mario Bottaro perlopiu' tratti da "L'Universo e la matrice", Genova, 1996. "Francesco Pirella approfondisce da tempo la ricerca sulle tecniche tipografiche, affiancando all'editoria e alla grafica il recupero di materiali e tecniche di antichi stampatori e xilografi. Dalla consapevolezza dell'avvento di nuove frontiere della comunicazione nascono i suoi primi Antilibri postgutenberghiani.Tale progetto si concretizza nel 'Manifesto dell'Antilibro' del 1995 firmato il 5 novembre da Gillo Dorfles, Mario Persico e Edoardo Sanguineti a Acquasanta (Genova)" (Tommaso Lisa, "Pretesti ecfrastici. Edoardo Sanguineti e alcuni artisti italiani.", 2004, p. 223). Si legge in apertura del libro, una sorta di dichiarazione preliminare di Pirella circa la natura dell'antilibro, e di questo libro, la sua funzione nell'epoca della riproduzione digitale con la fine dell'era gutenberghiana : "La complessita' e la frantumazione delle sorgenti di comunicazione, la tendenza ad acquisire gli oggetti prodotti da quelle sorgenti, riproducono condizioni ricettive di epoche passate, addirittura sembrano orientare processi di tipo piu' artigianale. Questa edizione propone un progetto leggero e mirato, funzionale non soltanto alla creativita' individuale, ma anche alla flessibilita' gestionale (produrre quanto serve quando serve) pur mantenendo un collegamento genetico con il parallelepipedo gutenberghiano. suscettibile di dare vita ad autentici neoprolibri autoprodotti.". L'idea dell'antilibro, e del manifesto del 1995 venne a Pirella quando, nel 1992, il suo magazzino fu inondato da un'alluvione. Lo spettacolo di quei libri grondanti gli indusse il convincimento della inutilita' dell'editoria tradizionale. "La vecchia tipografia non esiste piu', sostituita dalla composizione elettronica", spiegava Pirella. "Il libro e' travolto dal floppy di un computer, dal cd-Rom: e noi utilizziamo altre forme di duplicazione (xerografia, laser) insieme ai materiali della vita quotidiana, carta riciclata, plastiche, metalli". I suoi antilibri furono prodotti in esiguo numero di copie e sono pertanto assai rari.