LIBRORarissima edizione: il presente è l'unico esemplare conosciuto.Ottimo esemplare (sporadico e leggero foxing passim), a buoni margini.Il 5 giugno 1783, ad Annonay, i fratelli Montgolfier riuscirono a far sollevare in aria un grande pallone aerostatico ad aria calda, costruito con tela e carta. Nella stessa estate l'esperimento fu ripetuto con alcuni animali a bordo e finalmente, il 21 novembre dello stesso anno, Pilâtre de Rozier e il marchese D'Arlandes percorsero sulla mongolfiera una decina di chilometri, attraversando Parigi a 100 metri di altezza. L'uomo era finalmente in grado di volare. -- La notizia si diffuse rapidamente in tutta Europa, suscitando grande entusiasmo: «Le plebi deliravano a quello spettacolo e, passata la prima impressione, nei seminarii, nelle scuole e nelle accademie non d'altro si parlava e si verseggiava se non de' globi aereostatici» (L. Vicchi, «Nuovo saggio del libro intitolato: Vincenzo Monti, le lettere e la politica in Italia dal 1750 al 1830», Faenza - Fusignano, Stabilimento P. Conti - da Edoardo Morandi, 1883, p. 228). E anche Monti fu travolto dal fascino suscitato dalla scoperta: «A Roma la notizia era arrivata sei buoni mesi dopo la famosa ascensione di Robert e Charles [Montgolfier]. Ma era una notizia sempre fresca; e del resto, quale argomento più adatto per un poeta così innamorato del portentoso come il Monti?» (Monti, «Opere», a c. di M. Valgimigli e C. Muscetta, Milano - Napoli, Riccardo Ricciardi Editore, p. XXV). -- E così nel febbraio del 1784 il poeta celebrò l'impresa componendo l'ode «Al signor di Montgolfier». Dopo averla recitata in Arcadia il 4 marzo, con grande plauso dei presenti, Monti si affrettò a darla alle stampe, pubblicandola il 6 marzo sul romano «Giornale delle belle arti e della incisione antiquaria, musica, e poesia».-- Il successo fu immediato: da nord a sud l'opera fu stampata più volte in forma autonoma, verosimilmente con luoghi di stampa fittizi, e ricordiamo qui le edizioni ad oggi note (indichiamo anche le sedi di conservazione, secondo il catalogo Opac Sbn): «Al signore di Montgolfier», In Parigi ed in Fuligno, presso Gio. Tomassini (una copia presso la Biblioteca e Musei Oliveriani, Pesaro); «Al signore di Montgolfier», In Parigi, presso Barrois libraro nella strada degli Agostiniani (7 esemplari: Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III, Napoli, 2 copie; Biblioteca comunale Augusta, Perugia; Biblioteca Universitaria, Pisa; Biblioteca comunale Classense, Ravenna, 2 copie; Biblioteca Norberto Bobbio dell'Università degli Studi di Torino; «Il pallone volante. Canzone», in Roma, ed in Bologna, nella Stamperia della Colomba; una copia presso la biblioteca trivulziana; «Sopra i palloni volanti poesie», in Mantova, nella stamperia di Giuseppe Braglia (contiene anche i sonetti «La macchina aerostatica» di Parini e «Al signore d. Paolo Andreani tolto alla vita di tutti nel suo volo» di Bettinelli); una copia presso la Biblioteca comunale Ariostea - Ferrara. -- Del tutto ignota, assente dall'Opac nazionale, dai repertori e dagli studi, risulta l'edizione veneziana che qui presentiamo (ne daremo notizia, con l'edizione e la collazione testuale, anche in un articolo di prossima pubblicazione). In assenza di riscontri diretti o riferimenti nell'epistolario montiano, non è ad oggi possibile stabilire una cronologia delle edizioni per determinare quale sia la prima stampata in forma autonoma. Il grande successo dell'ode avrà verosimilmente spinto alcuni editori a cavalcare l'onda e a stamparla a strettissimo giro dall'uscita sul «Giornale delle belle arti». -- Quel che è certa è l'estrema rarità dell'edizione veneziana, ritrovamento di grande importanza anche nell'ottica di una corretta valutazione della ricezione montiana nella penisola.
Edizione: rarissima edizione: il presente è l'unico esemplare conosciuto.