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Libri antichi e moderni

PITTORI DI BOLOGNA,  

''A gli Illustrissimi Signori Senatori di Bologna. Per Gli Pittori &c.''

In Bologna, per Giacomo Monti, 1685, , 1685

2000,00 €

Pregliasco Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1685
Luogo di stampa
Bologna
Autore
PITTORI DI BOLOGNA,  
Pagine
pp.
Editori
In Bologna, per Giacomo Monti, 1685, 
Soggetto
Libri Antichi
Stato di conservazione
Buono
Legatura
Rilegato
Condizioni
Usato

Descrizione

> Fascicolo di 2 bifolii (titolo bianco al verso, pp. 1-6; tracce di pieghe), in bella carta marmorizzata settecentesca. Conservato in bell'astuccio in mezza pelle e carta decorata. Impresso a Bologna nel 1685 da Giacomo Monti, contiene un'istanza al Senato bolognese da parte di due pittori (dei quali non siamo in grado di fornire i nomi), i quali chiedono per gli artisti pittori l'esenzione dalla tassa ''annua colletta chiamata comunemente la obbedienza, e dalle altre soggezioni e gravezze'', facendo notare la loro peculiarità di artisti, ben diversi dagli artigiani che operano nel campo della decorazione (''...indoratori, santari, stuccatori, verniciatori...dipintori da bottega...'') e rimarcando il fatto che nella pittura, al contrario di ciò che avviene in altri mestieri, non sono i materiali impiegati, i ''vili colori'' che valorizzano l'opera, bensì il genio dell'artista ''Certo che chi acquista una testa diremmo del gran Raffaelle, o del Correggio, un ritratto di Tiziano, non compra...quelle pochissime tente che l'han colorito..., ma il magistero di quella operazione, preziosa per l'eccellenza della forma...'' (pag. 2). Quindi i pittori devono essere esentati da certe tasse e gravezze, come già ben fecero molti antichi sovrani ed illuminati mecenati, tra cui Francesco I di Francia, Filippo II di Spagna e Carlo Emanuele di Savoia. Inoltre si chiede che la ''Compagnia de' Pittori in Bologna'' possa godere di benevola legislazione, ''benignità e munificenza'', come già avviene a Roma, Firenze, Genova, Venezia e Milano ed in vari Stati d'Europa. Per vari aspetti trattasi, quindi, di documento di straordinaria importanza per le rivendicazioni "sindacali" della categoria. Molto raro; nel Catalogo degli Statuti del Senato (vol. I, p. 174), infatti, un solo documento, e per di più Manoscritto del XVIII secolo, concerne i pittori di Bologna, i quali soltanto nel 1709 riuscirono a formare l'Accademia Clementina, per la tutela dei propri diritti. Rarissimo cimelio, in buono stato di conservazione, a grandi margini. Buon esemplare (tracce di pieghe verticali ed orizzontali; restauri a quelle del primo foglio).