Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Porta, Carlo

Poesie edite in dialetto milanese di Carlo Porta ricorette sul testo coll’aggiunta di due componimenti di Tommaso Grossi

s.n. [Stamperia e Libreria Giuseppe Vanelli e Comp.],, 1826

non disponibile

Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italia)

Parla con il Libraio
non disponibile

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
1826
Luogo di stampa
Italia [Lugano],
Autore
Porta, Carlo
Pagine
pp. 287 [1].
Editori
s.n. [Stamperia e Libreria Giuseppe Vanelli e Comp.],
Formato
in 8°,
Edizione
Edizione originale.
Soggetto
Poesia Italiana dell' 800
Descrizione
elegante legatura moderna in piena pelle, titoli oro al dorso con fregi stampati a secco, piatti inquadrati in cornice stampata a secco a singolo filetto, piatti delle brossure originali conservati, in carta avana stampata in nero, incorniciati da triplice filetto che inquadra il titolo al piatto superiore e, a quello inferiore, l’indicazione «Italia 1826»,
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Edizione originale. Esemplare più che buono (pochi i difetti: strappetti perimetrali alle brossure e minimi restauri al piatto superiore, leggere e sporadiche fioriture, mancanza dell’angolo superiore di p. 137 senza perdite di testo) fresco e in barbe, pregiato dalla presenza della brossura. All’occhietto pecetta stampata con il nome dell’antico possessore «Domenico Adobati»; al piatto posteriore della brossura etichetta della stamperia Vanelli, in parte abrasa. La prima edizione delle poesie Edite, condotta sull’edizione del 1821 di Vincenzo Ferrario, di cui ripropone in gran parte gli stessi testi, uscì a Lugano presso la stamperia di Giuseppe Vanelli in coppia con la «Raccolta di Poesie Inedite». Il ritratto dell’autore (qui non presente) era inserito a piacere in uno o nell’altro volume. Domenico Adobati, antico possessore dell’esemplare, ricopriva negli anni Quaranta dell’Ottocento il ruolo di cancelliere della Casa d’Industria di Bergamo, importante opera di beneficienza: «Serve di ricovero ai poveri, che trovansi senza casa, e per la somministrazione dei mezzi di lavoro tanto ai ricoverati e concorrenti nella casa stessa, quanto a quelli, che ne ricercano per eseguirlo nelle proprie case» (Gio. Maironi da Ponte, Dizionario odeporico […] della provincia bergamasca, Bergamo, 1819, vol. I, p. 63). Bibliografia delle edizioni portiane, n. 6
Logo Maremagnum it