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Libri antichi e moderni

Leopardi, Giacomo

Opere [vol. I: Canti; vol. II: Operette morali]

presso Saverio Starita, Strada Quercia n. 14 (verso del - frontespizio: Stamperia dell’Aquila di V. Puzziello),, 1835

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Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1835
Luogo di stampa
Napoli,
Autore
Leopardi, Giacomo
Pagine
pp. [2] con occhietto e dichiarazione dell’autore verso, 177 [1]; pp. [2] 198.
Volumi
2 voll.,
Editori
presso Saverio Starita, Strada Quercia n. 14 (verso del, frontespizio: Stamperia dell’Aquila di V. Puzziello),
Formato
in 12°,
Soggetto
Poesia Italiana dell' 800
Descrizione
Vol. I: legatura ottocentesca in mezza pergamena con angoli, piatti marmorizzati, dorso a cinque nervi con tassello rosso e titoli oro; conserva il piatto posteriore della brossura originale, di color marrone stampato in nero. Vol. II: legatura moderna abilmente esemplata sulla prima
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura

Descrizione

LIBRO Seconda edizione aumentata e definitiva dei “Canti”. Rarissima terza edizione delle “Operette”. Entrambe ultime edizioni curate dall’autore. Esemplari eccezionali per le condizioni di conservazione e per la presenza di elementi paratestuali difficilmente riscontrabili altrove: al vol. I dei «Canti» si segnala l’occhietto «Opere di Giacomo Leopardi | vol. I» e il piatto posteriore della brossura originale; al vol. II, l’occhietto (in copia posticcia) è seguito dal primo fascicolo nella sua interezza, completo del frontespizio originale con tutte le indicazioni tipografiche, della «Notizia intorno a queste operette» e dell’«Indice». Come noto, per far fronte alla censura, l’editore ritirò dal mercato le copie complete, e sostituì l’intero primo fascicolo con un frontespizio senza dati tipografici. Altro elemento di grande pregio, entrambi i volumi sono in barbe, e le «Operette» addirittura intonse per larga parte. Pochi e trascurabili i difetti (vol. I: occhietto uniformemente brunito, con segni d’uso, due scritte in penna di mano antica «opere», angolo inferiore sciupato; leggero foxing e lievi fioriture su alcune carte; qualche strappetto al piatto inferiore della brossura con minime perdite ai margini e tracce di sporco. Vol. II: mancanze ai margini della prima sguardia; occhietto posticcio con strappo orizzontale; restauro professionale al frontespizio a sanare strappo verticale che dal piede si estende fino a un terzo di pagina; frontespizio con bruniture; foxing e fioriture diffuse ma non invadenti). Al vol. II firma di possesso «Walter Ashburner 1906» al verso della prima sguardia; discreto timbro «Walter Ashburner Firenze» a p. [5]. Le «Opere del conte Giacomo Leopardi», voluto da Saverio Starita, avrebbero dovuto costituire un vasto progetto di raccolta degli scritti leopardiani: come si ricava dal pomposo (e per questo disconosciuto da Leopardi) manifesto editoriale «A’ cultori de’ buoni studi», con il primo volume erano previsti i componimenti poetici, con il secondo e terzo le «Operette morali» e con i successivi, fino al sesto o al settimo, testi rari o inediti. Intervenne però la censura a sequestrare il primo volume delle «Operette morali», facendo naufragare l’impresa. -- Per quanto riguarda i «Canti», si tratta della rarissima seconda e ultima edizione curata dall’autore, corretta e aumentata di 14 componimenti del tutto inediti, qui pubblicati in edizione originale, per un totale di 39 componimenti. -- Le «Operette» escono qui in terza edizione, ma si tratta di un’edizione parziale: vi compaiono infatti i primi tredici testi, dalla «Storia del genere umano» al «Parini». Il secondo volume doveva già essere in parte composto, almeno fino a p. 90, come dimostra il rinvenimento di una bozza impaginata del «Copernico» (Besomi, p. LII). L’intervento della censura non solo sospese la pubblicazione, ma vietò anche la distribuzione di quanto già stampato: Starita fece allora staccare il primo quaderno, comprendente occhietto, frontespizio, Nota e indice, sostituendolo con il falso frontespizio. Ben si comprende, dunque, come le «Operette» Starita siano oggi probabilmente la più rara tra le edizioni leopardiane. Mazzatinti e Menghini, Bibliografia leopardiana, n. 677; De Robertis, Canti ed. critica, pp. LXII-LXVIII e XCIII-XCVII; Besomi, Operette ed. critica, pp. LII-LIII e LXXIII-LXXV; Catalogo del fondo leopardiano, nn. 104, 107

Edizione: seconda edizione aumentata e definitiva dei “canti”. rarissima terza edizione delle “operette”. entrambe ultime edizioni curate dall’autore.
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