Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Casorati, Felice

[Maddalena; o: Fanciulla e Cranio; monotipo conservato in: «Felice Casorati: testo di Italo Cremona», esemplare nei 15 fuori commercio con la linoleumgrafia originale allegata]

1942

5000,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

Questo venditore offre la spedizione gratuita
con una spesa minima di 100,00€

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
1942
Luogo di stampa
[Torino],
Autore
Casorati, Felice
Pagine
Firmato a matita in basso a destra: « Felice Casorati ».
Formato
107 x 91 mm la battuta (247 x 162 mm la carta),
Soggetto
Libri Illustrati e d'Artista Disegni originali Incisioni

Descrizione

LIBRO Monotipo originale inedito. CON AUTOGRAFO. Volume in più che buone condizioni; incisioni in ottime condizioni. Nell’esemplare 12/15 della serie di testa fuori commercio della monografia su Casorati bella collezione «Artisti italiani contemporanei» diretta da Mario Becchis (1942), tra la carta di frontespizio e l’incipit del testo, si trova conservata una carta sciolta sottomisura con un disegno originale impresso a monotipo, variante dell’illustrazione utilizzata come testatina appena sopra al testo: il soggetto ritratto è quello della «Maddalena penitente», rappresentata completamente nuda mentre prega riversa su di un altare dove giace un teschio. -- Casorati disegnò più volte questo soggetto a partire dal 1928, probabilmente attratto dalla lezione gnostica ed esoterica della vicenda (si vedano la Fanciulla e Cranio del catalogo Messina 1895-86 e La Maddalena del catalogo Torino 1964). Tra le numerose interpretazioni iconografiche, sceglie qui di dare risalto al valore transitorio della vita che passa, ponendo a dialogo con la santa un teschio, memento mori, simbolo dell’eremitaggio e allacciato al tema della vanità, tanto caro alla pittura barocca a cui questo disegno occhieggia. Non deve sfuggire la sensualità esibita che trasla di fatto dal tema sacro a quello profano: la rappresentazione, non più devozionale, si fa erotica. -- Il foglio è a tutti gli effetti un originale poiché realizzato attraverso la tecnica della monotipia. L’immagine è disegnata a pennello, si direbbe con un colore a olio, su di una matrice di zinco – è ben visibile sul foglio la traccia esterna dell’area di battuta − e quindi trasferita sulla carta attraverso la pressione di un torchio calcografico, come fosse un’acquaforte. A differenza delle altre tecniche di riproduzione originale, da un monotipo non si può ottenere che un unica copia. Casorati utilizzò raramente questa tecnica, il monotipo qui proposto è inedito. -- Felice Casorati, dopo un primissimo periodo (1907/1911 fino al 1914) in cui si attiene alle tipiche procedure dell’incisione tradizionale, userà la grafica per sperimentazioni sempre più personali. Dal 1930 inizia una fase di verifica, man mano più spinta, delle potenzialità del mezzo espressivo legato all’uso della matrice. Si disinteressa quasi totalmente della prevedibilità del multiplo, fino ad arrivare spesso a produrre solo una o due copie del soggetto realizzato. Se escludiamo le prime acqueforti e soprattutto le prime xilografie di stile liberty e secessionista, la stampa, per Casorati, si trasforma in un banco di prova per le potenzialità del disegno. -- Nella molteplicità dei materiali utilizzati come matrice, l’artista cerca una giustificazione concreta a una nuova forma che rifiuta con ostentazione il sentimento del bello, per vantare una banalità quotidiana che si fa epica nell’esibire, ora corpi pesanti (soprattutto nei nudi femminili) — ora visi deformati, in controtendenza rispetto alla pittura di quegli anni. In un contesto di questo genere, la scelta di materiali poveri si inserisce in una poetica che Casorati porterà avanti pressoché invariata fino agli ultimi giorni della sua vita, sperimentando una grande varietà di tecniche atipiche che vanno dall’incisione su tavella di gesso (gipsografia) a quella su lastre d’ardesia, xilografie su compensato stampate con inchiostri bianchi su carte nere (per evidenziare la venatura dei legni), oppure papirocalchi. -- È il caso di «Figura in riposo», incisione allegata alla serie di testa di 65 esemplari della monografia casoratiana curata da Italo Cremona nel 1942. Stampata su di una carta giapponese fabbricata a mano, l’incisione è tratta da una matrice su linoleum realizzata attorno alla data. Con piccole varianti, è documentata nel catalogo del 1985, dove viene proposta però una prova stampata, a mano ma tipograficamente, nella maniera tradizionale con cui si usa il linoleum al pari di una xilografia. Nella nostra incisione, invece, la stampa è realizzata in calcografia; rientra quindi, a pieno titolo, nelle sperimentazioni di quegli anni. -- L’incisione differisce da quella pubblicata per l’assenza di alcuni segni nelle aree marginali, in particolare un cerchio a rappresentare la luna, in alto a sinistra: si trova quindi in uno stato precedente, in una versione primitiva, dal momento che nell’intaglio della matrice a linoleum non si possono levare segni già realizzati. Casorati: disegni, cat. della mostra Messina 1985-86 (Milano-Roma 1985), tav. 1 (similare); Casorati (Torino 1964), tav. 122 (similare); Felice Casorati: opera grafica (Milano 1966), p. 48, tav. 11 (calcografia in secondo stato); Felice Casorati: incisioni, disegni, sculture e scenografie (Torino 1985), p. 18 (linoleumgrafia tradizionale in secondo stato)

Edizione: monotipo originale inedito.
Logo Maremagnum it