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Libri antichi e moderni

Aa. Vv.

Le macchine celibi. The bachelor machines

Alfieri Edizioni d'Arte,, 1975

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Marini Studio Bibliografico (Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1975
Luogo di stampa
Milano
Autore
Aa. Vv.
Pagine
pp. 236
Editori
Alfieri Edizioni d'Arte,
Soggetto
art: european, art: contemporary, art: dada
Descrizione
Rilegato, sovracoperta (hard cover, dust jacket)
Sovracoperta
Lingue
Italiano
Legatura
Rilegato

Descrizione

Volume pubblicato in occasione delle esibizioni presso la Kunsthalle di Berna, la Biennale di Venezia, la Société des Expositions du Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, la Stadtische Kunsthalle di Dusseldorf. Testi di Marc Le Bot, Bazon Brock, Michel Carrouges, Michel de Certeau, Jean Clair, Peter Gorsen, Gilbert Lascault, Jean Francois Lyotard, Gunter Metken, Alain Montesse, René Raddrizzani, Arturo Schwarz, Michel Serres, Harald Szeemann. Numerose illustrazioni in bianco e nero. Testo in italiano e inglese . 4to. pp. 236. . Molto buono (Very Good). . . . La macchina celibe e' la denominazione che Marcel Duchamp ha dato alla parte inferiore del suo Grand Verre. Le opere presentate da Szeemann evidenziavano l'aspetto di 'apparati' che riguardavano il corpo e le sue varie attivita'. La macchina celibe rappresenterebbe il tentativo di esorcizzare il passare del tempo attraverso una chiusura nei confronti del mondo esterno: l'arte come castello incantato dove rimanere giovani per sempre, a patto di trasformarsi in una macchina per dipingere. La macchina celibe e' un delirio autoerotico in cui l'energia (il seme) non viene rilasciata ma continuamente reinvestita nell'ossimoro di una produzione asessuata
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