Foglio con rigatura commerciale, manoscritto a inchiostro seppia, solo al recto (mm 222×137), di 7 righi oltre la firma. Non datata [1908], in cui richiede al D. la recensione del libro "Cattolicesimo rosso" di Giuseppe Prezzolini. Piccola sbavatura d’inchiostro al titolo del libro.<BR>«Caro Floriano, a quando l’articolo per il “Cattolicesimo rosso”? Io sono un povero diavolo e conto sulla cooperazione degli amici e tu mi vieni meno! In attesa…».<BR><BR>Riccardo Ricciardi [Napoli 1879–1973) Elegante e raffinato editore, fondatore dell’omonima casa editrice con sede al Cavone (via F. S. Correra) specializzata in storia, letteratura e filosofia. <BR>Frequentò l’Istituto Universitario Orientale dedicandosi, in particolare allo studio dell’amarico e dell’arabo. Scuola di vita libraria ed editoriale gli fu, invece, la libreria Marghieri, nella Galleria Umberto I di Napoli, dove trascorse qualche anno compilando, tra l’altro, un catalogo di libri orientali. Fu in quegli anni che egli entrò in rapporti amichevoli con i protagonisti della cultura napoletana, dal giovane Tammaro De Marinis ai già illustri, allora, Salvatore Di Giacomo e Benedetto Croce. Fu proprio Croce ad indirizzarlo nel 1907 verso l’impresa editoriale che diresse ininterrottamente per oltre mezzo secolo, stampando con i migliori tipografi tra i quali Mardersteig delle Officine di Valdònega. Del primo periodo di attività (1907-18) è da segnalare la pubblicazione delle opere di S. Di Giacomo, di cui fu il primo editore, M. Moretti, F. M. Martini, S. Corazzini nella fortunata raccolta postuma, G. Papini, E. Cecchi, L. Prezzolini, E. Thovez, A. Oriani (1a ed. della Rivolta ideale). Nel ventennio seguente pubblicò opere di cultura storica e letteraria, tra cui quelle di G. Gentile, C. Vossler, F. Russo, F. Flora; da ricordare, inoltre, la collana Biblioteca napoletana, Storia dell’università di Napoli e la Commedia dell’arte di Petraccone. Seguirono opere di B. Croce, F. Fueter, G. Doria, nonché la Bibliografia Vichiana curata da Fausto Nicolini.<BR><BR>Floriano Del Secolo (Melfi, 1877-Napoli, 1949). Scrittore e giornalista, allievo, a Bologna, del Carducci, prof. di lettere e filosofia nel Collegio militare di Napoli, città in cui svolse anche una notevole attività giornalistica, Floriano Del Secolo (Melfi, 1877-Napoli, 1949). Scrittore colto e raffinato, allievo, a Bologna, del Carducci, prof. di lettere e filosofia nel Collegio militare di Napoli, città in cui svolse una notevole attività giornalistica fino all’avvento del fascismo,quando fu radiato dall'albo. Dopo il sequestro di Giacomo Matteotti (10 giugno 1924), Del Secolo sostenne la secessione dell’Aventino e aderì all’Unione Nazionale di Giovanni Amendola, diventando presidente della sezione napoletana. Firmò, insieme a Giustino Fortunato, il famoso Manifesto degli intellettuali antifascisti, promosso da B. Croce e pubblicato il 1° maggio 1925.
Anno di pubblicazione: 170,00