Weinmar - Winmaria, Fertiliss. Thuringiae Urbs Praestantissima vulgo Weinmar.

Incisione in rame, mm 350x475, fascinosa coloritura coeva. Tratta da “Civitates Orbis Terrarum”, pietra miliare del vedutismo, stampata dal 1572 al 1617 in 6 volumi pubblicati in anni differenti in varie lingue, compilata e scritta da Georg Braun, mentre Frans Hogenberg fu autore delle incisioni insieme a Simon Novellanus, generalmente da soggetti di Hoefnagel. Ottimo esemplare con alcuni difetti del tempo e abili professionali restauri. “Questa veduta a volo d'uccello da ovest mostra la verde città di Weimar nel suo contesto paesaggistico, immersa tra fertili campi e prati lungo l'Ilm. Accanto al fiume, verso la parte superiore dell'immagine, si trova la residenza ducale originaria. Il castello di Hornstein, a destra del quale il duca Giovanni Guglielmo costruì il palazzo con i suoi giardini. All'interno della città è visibile la chiesa tardogotica dei SS. Pietro e Paolo, oggi nota come Herderkirche dal nome del teologo e filosofo Johann Gottfried Herder, che lavorò qui come predicatore di corte dal 1776 al 1801. Nel XIV secolo (1342-1346), le lotte per il controllo della Turingia portarono Weimar a diventare un feudo della dinastia Wettin. Nel 1410 Weimar ottenne il suo statuto; nel 1424 la città dovette essere ricostruita dopo un devastante incendio. Nel 1552 il duca Giovanni Federico il Magnanimo ne fece la capitale del Ducato di Sassonia-Weimar”. (Taschen)<BR><BR>Come descrive al verso della tavola in testo latino Georg Braun: "Nel 1299 e nel 1404, terribili incendi danneggiarono gravemente Weimar. Questa disgrazia causò ingenti danni, ma in seguito la città fu ricostruita e abbellita con splendidi edifici che oggi ne accrescono la fama e la bellezza. Tra questi, l'imponente palazzo dei duchi di Sassonia [.], con i suoi giardini molto piacevoli e ben progettati con erbe deliziose e alberi da frutto".