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Gravures

FRASER, JAMES BAILLIE – HAWELL, R.

Views in the Himalaya Mountains (Viste sulle montagne dell’Himalaya). Tavola VII. Bheem ke Udar.

1190,00 € 1400,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico

(Rosignano Solvay, Italie)

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Graveurs
FRASER, JAMES BAILLIE – HAWELL, R.
Thème
Vedutistica extraeuropea - (India, Himalaya)

Description

Rodwell & Martin, Bond Street, London, March 1820. Splendida veduta in colore all’acquatinta tratta dal volume “Views in the Himalaya Mountains (“Viste sulle montagne dell’Himalaya”). Verso e margini ingialliti, a pieni margini, splendidi ma attenuati i colori in certe aree dell'immagine. Disponiamo di 17 tavole su 20 (l’opera ne contempla 20 compreso il frontespizio). A noi mancano le tavole: 1 (il frontespizio) la 19 e la 20. Le tavole disponibili: 2 Country to the Northward from Nowagurh Teeba; 3 View of the Country from Urshalun Teeba; 4 The Ridge and Fort of Jytock; 5 The Town of Rampore; 6 Houseof Rana of Cote Gooroo; 7 Bheem ke Udar; 8 The Valley of the Jumna with two Grand Peaks of Bunderpooch; 9 Fort of Raeengurh; 10 Crossing the Touse; 11 Gungotree the Holy Shrine of Mahadeo; 12 Assemblage of Hillmen; 13 Assemblage of Ghoorkas; 14 Village & Castle of Bumpta; 15 Temple of Mangnée; 16 Village of Shai; 17 The Junction of the Touse and Pabur; 18 The Vilage Jushul. Le Tavole misurano cm 52 x 68 circa cadauna (alla lastra) più margini bianchi. Ogni tavola reca il titolo e le indicazioni di pubblicazione al margine inferiore, in basso al centro (“Publiched as the Act directs by Messrs. Rodwell & Martin, Bond Street, March 1 1820”), in basso a sinistra il nome del pittore (“Drawn by J. B. Fraser”), in basso a destra quello dell’incisore (“Engraved by R. Hawell & Son”) con relativo numero romano della tavola. Ingiallimento marginale e non sempre uniforme, zone giallastre talora più presenti nelle aree più chiare del cielo, alcune normali imperfezioni e difetti del tempo. Nell’insieme le vedute si presentano in buono stato di conservazione e in vivace e vellutata coloritura tipica della tecnica dell'acquatinta. All'inizio del diciannovesimo secolo, l’interesse della classe britannica era volto alla rappresentazione di terre lontane recentemente aperte dalla stessa espansione britannica. Lo scozzese James Baillie Fraser (1783 – 1856), scrittore e viaggiatore, fu esploratore audace e instancabile e, dotato di talento e grande energia, seppe esaudire questa richiesta documentando ogni suo viaggio con scritti e disegni che sarebbero poi risultati di gran valore storico - artistico. Le “Vedute sulle montagne dell'Himalaya” illustrano, in sede separata, il rendiconto che Fraser trasse dal suo viaggio e ci offrono alcune delle primissime immagini della regione himalayana nel primo viaggio compiuto da europei attraverso le valli fluviali, fino alle sorgenti dei fiumi Gange e Jumna e con salite occasionali a latitudini più elevate. Fraser si recò in India fra il 1815 e il 1816, alla fine della guerra anglo nepalese (guerra combattuta tra il Regno del Nepal e la Compagnia Britannica delle Indie Orientali tra il 1814 e il 1816, alla cui origine vi furono questioni di confine e gli obiettivi espansionistici britannici), con il proposito di sanare un’operazione commerciale che liberasse la sua famiglia dai debiti (contratti a seguito del fallimento di un investimento nel campo dello zucchero nelle Indie Occidentali). Ad accompagnarlo nel viaggio furono il fratello William (allora impiegato nella Compagnia Britannica delle Indie Orientali come agente politico di guerra) e una scorta nativa. Il 18 giugno 1815 i tre raggiunsero Urshalun, località vicina a dove si era arreso il generale nepalese Kirti Rana; pochi giorni dopo James avrebbe festeggiato il suo trentaduesimo compleanno scalando la vetta Tiba, un monte soprastante il villaggio. La relazione del viaggio in Himalaya fu pubblicata già nel 1816 con il titolo di “The Journal of a Tour through Part of the Snowy Range of the Himalaya Mountains and to the Sources of the Rivers Jumna e Ganges”. Al suo rientro il Fraser fu incoraggiato da R. Havell a pubblicare gli schizzi e i disegni realizzati ed essi uscirono nel 1820 con il titolo “Vista sulle montagne dell'Himalaya”. Nello stile le vedute del Fraser risultano simili a quelle di Henry Salt (Lichfield, 1780 – Dasuq, 1827), diplomatico, viaggiatore, antiquario, artista ed egittologo britannico; e a quelle dei fratelli Thomas e William Daniell (Thomas 1749 – 1840; Willliam 1769 – 1837), opere pubblicate solo poche decine di anni prima. Questa fu una strategia adottata dagli editori per far sì che il successo fosse garantito considerata la bellezza e anche grazie alla somiglianza.Altre opere di Fraser sono: “Diario di un tour attraverso parte delle montagne dell'Himalaya e alle sorgenti del Jumna e del Gange”(1820); “Una narrazione di un viaggio nel Khorasan negli anni 1821 e 1822, inclusi alcuni resoconti dei paesi a nord-est della Persia” (1825); “Viaggi e avventure nelle province persiane sulle rive meridionali del Mar Caspio” (1826); “Viaggi in Koordistan, Mesopotamia.” (1840); “Mesopotamia e Assiria”(1842); “Memorie militari del colonnello James Skinner” (1851). .
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