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Gravures

Merian Mattheus

Veduta prospettica di Venezia

3400,00 €

Emiliana Libreria

(Venezia, Italie)

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Détails

Éditeur
Francoforte: Mattheus Merian, 1635
Graveurs
Merian Mattheus
Thème
17mo secolo

Description

Incisione in rame su due lastre, compl. di mm. 305 x 715. Vergatina leggera. Alcuni restauri professionali, foglio controfondato, ma nel complesso buon esemplare dall'ottimo contrasto. In alto al centro del titolo "Venetia"; più a destra il leone marciano entro cartiglio araldico sormontato dal corno ducale. Nell'angolo inferiore sinistro si legge "M. Merian fecit". Molti toponimi nella pianta. Provienenza: "Theatrum Europaeum, oder Aussfuhrliche und Warhafftige Beschreibung aller und (…) Jahr Christi 1617 bis 1629 (…) Beschrieben durch M. Joannem Philippum Abelinum gezieret". Questa pianta, stampata in varie edizioni, fu molto conosciuta anche oltre i confini della Germania ed influenzò per tutto il secolo buona parte della iconografia veneziana. La sua fortuna derivò dalla precisione e nitidezza dell'intaglio, ricco di dettagli leggibili, oltre che dal formato oblungo che ben si addice alla forma della città. Il modello al quale Merian chiaramente si riferisce è il grande capolavoro veneziano del 1500, ossia la grande pianta di Jacopo de' Barbari. E' la prima volta, dopo quasi un secolo e mezzo di oblio, che l'insegnamento del maestro del Caduceo abbia trovato un intelligente seguace che si sia liberato del convenzionalismo didascalico delle rappresentazioni cinquecentesche. Naturalmente molti particolari topografici sono omessi per poter mantenere una sufficiente chiarezza dei luoghi e degli edifici principali in dimensioni ridotte. (Cassini, Piante e vedute prospettiche di Venezia). Schulz (1970), n°66. Cassini (1971), n°40. Romanelli Biadene (1982) n°33. Moretto (2001), n°69. (EN) Copper engraving on two plates, complete. of mm. 305 x 715. Light vergatina. Some professional restorations, sheet backed, but overall a good copy with excellent contrast. Top center of the title "Venetia"; further to the right the Marcian lion within a heraldic cartouche surmounted by the ducal horn. In the lower left corner it reads "M. Merian decisit". Many toponyms in the map. Provenance: "Theatrum Europaeum, oder Aussfuhrliche und Warhafftige Beschreibung aller und (…) Jahr Christi 1617 bis 1629 (…) Beschrieben durch M. Joannem Philippum Abelinum gezieret". This map, printed in various editions, was well known beyond the borders of Germany and influenced a good part of Venetian iconography throughout the century. Its fortune derived from the precision and sharpness of the carving, rich in legible details, as well as from the oblong format which is well suited to the shape of the city. The model to which Merian clearly refers is the great Venetian masterpiece of the 1500s, that is, the large plan by Jacopo de' Barbari. It is the first time, after almost a century and a half of oblivion, that the teaching of the master of the Caduceus has found an intelligent follower who has freed himself from the didactic conventionalism of sixteenth-century representations. Naturally many topographical details are omitted in order to maintain sufficient clarity of the main places and buildings in small dimensions. (Cassini, Plans and perspective views of Venice). Schulz (1970), n°66. Cassini (1971), n°40. Romanelli Biadene (1982) n°33. Moretto (2001), n°69.