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Gravures

SEUTTER "il vecchio" Matthaus

Siciliae Regnum cum adjacente Insula Sardinia et maxima parte Regni Napoletani.

1729

1000,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italie)

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Détails

Année
1729
Lieu d'édition
Ausburg
Format
585 X 495
Graveurs
SEUTTER "il vecchio" Matthaus

Description

Rarissima prima stesura della celebre carta del Seutter dell’Italia insulare, corredata da un foglio tipografico con l’indice alfabetico e i toponimi dei luoghi notabili segnalati nella carta. Nord in alto; Scala: Milliaria Italica; Milliaria Gallica; Milliaria Germanica. Matthàus Seutter (1678-1757) disegnatore, incisore, geografo, originario di Augsburg, fu allievo di J. B. Homann a Norimberga e, successivamente, cartografo imperiale. Dal maestro riprese lo stile cartografico, distinguendosi in particolare per la ricca decorazione dei cartigli. Anche questa carta è molto decorata e presenta un ricco cartiglio con immagini mitologiche al centro del foglio nel quale è inserito il titolo. L'impianto generale della carta è in gran parte desunto dalla carta di Giovanni Battista Homann del 1705, ma con alcuni adattamenti, come nella pianta di Malta qui sostituita con quella di Messina e con l'inserimento dello stemma austriaco nel cartiglio. Le immagini delle isole e la semiologia sono invece le stesse. Scrive Vladimiro Valerio: “La grande carta della Sicilia e della Sardegna di Matthäus Seutter (1678-1757), è pubblicata per la prima volta nell'edizione del 1730 del suo Atlas Novus e poiché non è presente nella precedente edizione del 1728, la sua realizzazione va collocata in questo stretto ambito temporale. Seutter fece apprendistato di incisione presso Homann a Norimberga nel 1697 e, rientrato ad Augsburg intorno al 1707, avviò un proprio laboratorio di incisione cartografica divenendo ben presto un concorrente di Homann. Nel 1728 aprì la sua attività a Vienna entrando in contatto con Matthaeus Roth, che compare come curatore dell'atlante sia nell'edizione del 1728 che in quella del 1730. L'editore viennese è Van Ghelen che aveva già stampato, nel 1719, la Description de l'Isle de Sicile di Pierre del Callejo y Angulo. Nel 1731 Seutter fu nominato geografo imperiale da Carlo VI. La sua attività fu portata avanti dal figlio e dal genero Tobias Conrad Lotter. La carta della Sicilia si rifà ancora a modelli Seicenteschi e non tiene in alcun conto gli aggiornamenti operati dai geografi francesi sia nella conformazione costiera che nelle coordinate. In due riquadri, in basso a sinistra e a destra, sono raffigurati rispettivamente Messina Urbs cum castellis Conditionibus sancitis Caesareo Duci se tradidit A. 1719, chiaro riferimento alla conquista dell'isola da parte dell'imperatore d'Austria, che la mantenne fino al 1734, e Catanae urbis. Entrambe le vedute si rifanno ad un modello della fine del '600 messo in circolazione da Stridbeck e Bodenehr” (cfr. Sicilia 1477-1861, La collezione Spagnolo-Patermo in quattro secoli di cartografia, p. 419). Sebbene Valerio dati la carta al 1730, il nostro foglio con i toponimi reca in fondo l’imprint di Mattheus Seutter con la data 1729; dunque, sebbene inserita per la prima volta nell’Atlas Novus del 1730, la carta circolava già nel 1729, probabilmente venduta come separata pubblicazione. Non siamo a conoscenza di altri esemplari dell’opera che sono corredati dall’indice dei nomi, che rende questo insieme di grandissima rarità. Acquaforte, coloritura editoriale coeva, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia V. Valerio, Sicilia 1477-1861, La collezione Spagnolo-Patermo in quattro secoli di cartografia, pp. 417-419, n. 206. Rarissima prima stesura della celebre carta del Seutter dell’Italia insulare, corredata da un foglio tipografico con l’indice alfabetico e i toponimi dei luoghi notabili segnalati nella carta. Nord in alto; Scala: Milliaria Italica; Milliaria Gallica; Milliaria Germanica. Matthàus Seutter (1678-1757) disegnatore, incisore, geografo, originario di Augsburg, fu allievo di J. B. Homann a Norimberga e, successivamente, cartografo imperiale. Dal maestro riprese lo stile cartografico, distinguendosi in particolare per la ricca decorazione dei cartigli. Anche questa carta è molto decorata e presenta un ricco cartiglio con immagini mitologiche al centro del foglio nel quale è inserito il titolo. L'impianto generale della carta è in gran parte desunto dalla carta di Giovanni Battista Homann del 1705, ma con alcuni adattamenti, come nella pianta di Malta qui sostituita con quella di Messina e con l'inserimento dello stemma austriaco nel cartiglio. Le immagini delle isole e la semiologia sono invece le stesse. Scrive Vladimiro Valerio: “La grande carta della Sicilia e della Sardegna di Matthäus Seutter (1678-1757), è pubblicata per la prima volta nell'edizione del 1730 del suo ' Atlas Novus ' e poiché non è presente nella precedente edizione del 1728, la sua realizzazione va collocata in questo stretto ambito temporale. Seutter fece apprendistato di incisione presso Homann a Norimberga nel 1697 e, rientrato ad Augsburg intorno al 1707, avviò un proprio laboratorio di incisione cartografica divenendo ben presto un concorrente di Homann. Nel 1728 aprì la sua attività a Vienna entrando in contatto con Matthaeus Roth, che compare come curatore dell'atlante sia nell'edizione del 1728 che in quella del 1730. L'editore viennese è Van Ghelen che aveva già stampato, nel 1719, la ' Description de l'Isle de Sicile di Pierre del Callejo y Angulo. Nel 1731 Seutter fu nominato geografo imperiale da Carlo VI. La sua attività fu portata avanti dal figlio e dal genero Tobias Conrad Lotter. La carta della Sicilia si rifà ancora a modelli Seicenteschi e non tiene in alcun conto gli aggiornamenti operati dai geografi francesi sia nella conformazione costiera che nelle coordinate. In due riquadri, in basso a sinistra e a destra, sono raffigurati rispettivamente ' Messina Urbs cum castellis Conditionibus sancitis Caesareo Duci se tradidit A. 1719, chiaro riferimento alla conquista dell'isola da parte dell'imperatore d'Austria, che la mantenne fino al 1734, e ' Catanae urbis. ' Entrambe le vedute si rifanno ad un modello della fine del '600 messo in circolazione da Stridbeck e Bodenehr” (cfr. ' Sicilia 1477-1861, La collezione Spagnolo-Patermo in quattro secoli di cartografia, ' p. 419). Sebbene Valerio dati la carta al 1730, il nostro foglio con i toponimi reca in fondo l’imprint di Mattheus Seutter con la data 1729; dunque, sebbene inserita per la prima volta nell’Atlas Novus ' del 1730, la carta circolava già nel 1729, probabilmente venduta come separata pubblicazione. Non siamo a conoscenza di altri esemplari dell’opera che sono corredati dall’indice dei nomi, che rende questo insieme di grandissima rarità. Acquaforte, coloritura editoriale coeva, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia V. Valerio, ' Sicilia 1477-1861, La collezione Spagnolo-Patermo in quattro secoli di cartografia, ' pp. 417-419, n. 206. Cfr.