Gravures
Enea Vico (Parma 1523 - Ferrara 1567)
Punizione della cortigiana che aveva deriso Virgilio, 1542
950,00 €
Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.
(Milano, Italie)
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Détails
Description
misure: mm 178 x 280
Antiquario, disegnatore, numismatico e incisore, dopo una prima formazione nella città natale, l'artista si trasferisce a Roma. Qui lavora per lo stampatore Salamanca e per Tommaso Barlacchi incidendo molti rami fra cui una serie di Grottesche edite nel 1542; si forma soprattutto studiando le incisioni di Marcantonio Raimondi e della sua scuola (del 1541 è la copia in controparte della Lucrezia di Raimondi, incisa per Barlacchi). Dopo un soggiorno a Firenze si trasferisce a Venezia e infine a Ferrara alla corte di Alfonso II. Oggi conosciamo circa cinquecento incisioni a bulino eseguite da Vico: ritratti, serie di vasi antichi, gemme e cammei, incisioni da opere di Raffaello, Michelangelo, Salviati, ecc.
Il soggetto descritto in questa incisione deriva da un invenzione di Perino del Vaga (Firenze 1501 - Roma 1547) ed è ispirato ad una leggenda legata a Virgilio che lo vede innamorato di una giovane fanciulla figlia di un imperatore romano. La donna però non solo non ricambia l'amore ma si prende gioco del Poeta; finge di accoglierlo nelle sue stanze mediante l'espediente di una cesta per farlo arrivare di nascosto alla finestra, ma poi la cesta si ferma e Virgilio rimane appeso fino al giorno dopo, tra le risa del popolo. Il poeta si vendica spegnendo tutto il fuoco di Roma e solo attraverso la donna il popolo avrebbe potuto procurarselo. Così la figlia dell'imperatore venne posta sulla pubblica piazza e Virgilio fu vendicato.
Nella stampa, davanti ad obelischi, colonne e edifici romani possiamo osservare un primo piano gremito di persone colte in pose e atteggiamenti differenti, il tumulto e la concitazione sono creati mediante una forte gestualità, un tratto netto e velatura argentea. A destra la donna viene soggiogata dal popolo e sullo sfondo Virgilio è appeso allo cesta. Monogramma EV in basso a sinistra nella tavoletta, mentre oltre l'immagine nel margine bianco il distico e la data VIRGILIVM ELVDENS MERITAS DAT FOEMINA POENAS ROMAE ANNO 1542.
Impressione eccellente, splendido effetto di velatura grigio argentea di fondo. Ottimo stato di conservazione eccetto una mancanza integrata lungo il margine destro, qualche assottigliamento della carta. Rifilata alla battuta del rame.
Filigrana: ancora nel cerchio (Centro Italia, metà XVI secolo) . Esemplare III/III con l'indirizzo di Salamanca, in basso al centro.
Bibliografia: Bartsch XV.304.46; Gori Gandinelli V, pp. 49-50; TIB 30.65.46; Borea 1980, pp. 271-72
Stato di conservazione: ottime