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Gravures

FEOLI Vincenzo

Prospetto della Gran Fabbrica dell'Ospizio Aspost.co di S. Michele in Roma eretta dalla S.M. di PP. Innocenzo XII…

1796

1100,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italie)

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Détails

Année
1796
Lieu d'édition
Roma
Format
990 X 600
Graveurs
FEOLI Vincenzo

Description

Acquaforte, 1796 circa, in basso didascalia su tre righe separate al centro dallo stemma araldico di Pio VI. “PROSPETTO DELLA GRAN FABBRICA DELL’OSPIZIO APOST.CO DI S. MICHELE IN ROMA ERETTA DALLA S.M. DI PP. INNOCENZO XII IN ASILO ED EDUCAZIONE DE’ PUTTI ORFANI COME/ ALLE L[ETTE]RE =A= PROSEGUITA DAL PONTEFICE CLEMENTE XI A COMODO E SOLLIEVO DELLE VECCHIE E VECCHU INVALIDI CON L’AGGIUNTA DELLA CASA DI CORREZIONE COME ALLE L[ETTE]RE =B=/ PERFEZIONATA POI E COMPITA DALLA MAGNAMINITà E BENEFICENZA DI N.S. PP PIO SESTO FELICEME.TE REG.TE IN RICOVERO E CUSTODIA DELLE ZITELLE ORFANE COME ALLE L[ETTE]RE =C= /LUIGI GAZZOLI PRIMO PRESIDENTE IN DETTO OSPIZIO UMILIA AL TRONO DELLA SANTITà SUA” Firmata sotto l’immagine: “Francesco Pannini disegnò” e “Vincenzo Feoli incise”. Lievissime e sporadiche fioriture, nel complesso ottimo lo stato di conservazione. Incisa da Vincenzo Feoli dal disegno di Francesco Pannini del 1794 realizzato in occasione del completamento degli edifici aggiunti per volere di Pio VI. “L'acquaforte del Feoli descrive con rigore topografico l'ampia veduta, definendo la diversa intensità luminosa della superficie architettonica e dell'acqua del fiume sottostante, mentre il bulino disegna i contorni più mobili e frastagliati della vegetazione, delle imbarcazioni e delle scene di genere che popolano l'immagine (Arrigoni-Bertarelli, 1939, n. 2002; ' Il ' Settecento a Roma, 1959, p. 253, n. 1080; ' Piranesi e la veduta del Settecento a Roma ' [catal.], Roma 1989, p. 95; un esemplare del Gabinetto comunale delle stampe di Roma, MR 40650, riporta a penna la data 1796)” (Rossella Leone - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 46 (1996), “Vincenzo Feoli”). Nato da un’idea “illuminata” del papa Benedetto Odescalchi, poi ripresa da Innocenzo XII Pignatelli nel 1693, l’Istituto Apostolico del San Michele venne edificato con l’intento di offrire ai poveri e vagabondi, oltre a un tetto, un avviamento professionale che permettesse loro di reinserirsi nella società. Nei trentacinque anni successivi al primo corpo di fabbrica detto “Odescalchi”, l’edificio crebbe fino a raggiungere i due terzi dell’attuale estensione, ma il progetto architettonico venne più volte interrotto e poi ripreso, tanto che il complesso monumentale si concluse soltanto 150 anni dopo la posa della sua prima pietra. Etching, 1796 circa, at bottom caption on three lines separated at center by the heraldic coat of arms of Pius VI. Signed below the image: “Francesco Pannini disegnò” e “Vincenzo Feoli incise”. Inscribed: PROSPETTO DELLA GRAN FABBRICA DELL’OSPIZIO APOST.CO DI S. MICHELE IN ROMA ERETTA DALLA S.M. DI PP. INNOCENZO XII IN ASILO ED EDUCAZIONE DE’ PUTTI ORFANI COME/ ALLE L[ETTE]RE =A= PROSEGUITA DAL PONTEFICE CLEMENTE XI A COMODO E SOLLIEVO DELLE VECCHIE E VECCHU INVALIDI CON L’AGGIUNTA DELLA CASA DI CORREZIONE COME ALLE L[ETTE]RE =B=/ PERFEZIONATA POI E COMPITA DALLA MAGNAMINITà E BENEFICENZA DI N.S. PP PIO SESTO FELICEME.TE REG.TE IN RICOVERO E CUSTODIA DELLE ZITELLE ORFANE COME ALLE L[ETTE]RE =C= /LUIGI GAZZOLI PRIMO PRESIDENTE IN DETTO OSPIZIO UMILIA AL TRONO DELLA SANTITà SUA. Engraved by Vincenzo Feoli after a 1794 drawing by Francesco Pannini made on the occasion of the completion of the buildings added at the behest of Pius VI. Occasional foxing, otherwise in very good condition. “L'acquaforte del Feoli descrive con rigore topografico l'ampia veduta, definendo la diversa intensità luminosa della superficie architettonica e dell'acqua del fiume sottostante, mentre il bulino disegna i contorni più mobili e frastagliati della vegetazione, delle imbarcazioni e delle scene di genere che popolano l'immagine (Arrigoni-Bertarelli, 1939, n. 2002; ' Il ' Settecento a Roma, 1959, p. 253, n. 1080; ' Piranesi e la veduta del Settecento a Roma ' [catal.], Roma 1989, p. 95; un esemplare del Gabinetto comunale delle stampe di Roma, MR 40650, riporta a penna la data 1796)” (Rossella Leone - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 46 (1996), “Vincenzo Feoli”). According to President de Brosses, a French traveller who visited Rome in 1739, beggars amounted to a quarter of the population; maybe his assessment was not based on accurate research, but certainly pauperism, the state of being poor and relying on charitable assistance for living, was a normal condition for a significant part of the population of Rome. The city attracted poor people from the countryside and the many institutions founded by the popes to tackle pauperism in a way caused its growth. In 1686 Carlo Tommaso Odescalchi, a relative of Pope Innocent XI, felt that a partial solution could be found in teaching a job to the abandoned male children of the poor; he bought a piece of land near Porto di Ripa Grande and by 1689 a building was completed (probably designed by Mattia de' Rossi); it was located in the second from the left of the five identical blocks which make up today's Ospizio di S. Michele. In 1693 Pope Innocent XII bought the charitable institution and commissioned Carlo Fontana to enlarge the existing building; Fontana added another storey to it and built two identical blocks at its sides; a fourth block was completed by 1714. The new complex housed in separate sections also old people and unmarried women. The boys worked in a wool factory, but also a printing press was installed in the premises reserved to them. Fontana built also a large church inside one of the blocks; its bells can be seen from the outside. Cfr.
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