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Gravures

Telemaco Signorini (Firenze 1835 - Firenze 1901)

Primavera

700,00 €

Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.

(Milano, Italie)

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Détails

Graveurs
Telemaco Signorini (Firenze 1835 - Firenze 1901)
Thème
paesaggio primavera dipinto Signorini
Langues
Italien

Description

Acquaforte
misure: mm 210 x 148

Pittore e incisore italiano che fin da giovanissimo affiancò il padre Giovanni Signorini modesto ma stimato pittore che lavorava per il granduca di Toscana Leopoldo II. All'età di 17 anni, nel 1852, si inscrisse all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Da subito la vita accademica e il clima rigido dei maestri contrastavano con l'animo ribelle tanto che nel 1856 Telemaco decise di lasciare l'Accademia per dedicarsi alla pittura "en plain-air" assieme agli amici Odoardo Borrani (Pisa 1833 - Firenze 1905) e Vincenzo Cabianca (Verona 1827 - Roma 1902). Iniziò a partecipare agli incontri del Caffè Michelangiolo. In quegli anni Signorini viaggiò molto; visitò Venezia, l'Emilia Romagna, la Lombardia e, con Cabianca, La Spezia. Proprio questi paesaggi liguri contribuirono ad una svolta nella sua pittura, ora più ricca di contrasti chiaroscurali e con un uso consapevole della macchia come elemento principale del linguaggio figurativo. Nel 1861 partì per Parigi dove strinse amicizia con gli artisti realisti della Scuola di Barbizon.

Il soggetto di quest'acquaforte deriva nello stesso verso e senza sostanziali variazioni da un dipinto a olio su tela, databile al 1870 circa (cm 39,5 x 50, collezione privata; cfr. Telemaco Signorini e la pittura in Europa, Marsilio, Venezia 2009, p. 146, n. 65, p. 146, n. 65). Esemplare stampato su carta cina color avorio applicata a carta bianca compatta. Nell'inciso sotto il soggetto: T. Signorini inc, Primavera, C. Lovera imp. Carlo Lovera è stato lo stampatore ed editore piemontese protagonista della rinascita dell'acquaforte originale in Italia nella seconda metà del XIX secolo, nonché editore della rivista Torinese L'Arte in Italia per la quale lavorarono i migliori artisti incisori del periodo.
Di quest'opera il catalogo Migliavacca descrive quattro stati. L'ultimo è stato pubblicato su "Arte in Italia", dell'ottobre-novembre 1873.

Splendido impressione ben contrastata, ampi margini. Ottimo stato di conservazione eccetto minimi assottigliamenti della carta in corrispondenza degli angoli del foglio.

Bibliografia: S. Migliavacca, Telemaco Signorini. Primi contributi per un catalogo dell'opera incisa e litografica, "Grafica d'arte. Rivista di storia dell'incisione antica e moderna e storia del disegno", a. IX, n. 36, Milano 1998, p. 14, n. 24.

Stato di conservazione: ottime
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