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Gravures

REALE OFFICIO TOPOGRAFICO

Pianta della città di Napoli e de suoi contorni delineata ed incisa nel Reale officio topografico della guerra

1828

2000,00 €

Perini Libreria Antiquaria

(Verona, Italie)

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1828
Lieu d'édition
Napoli
Graveurs
REALE OFFICIO TOPOGRAFICO

Description

Incisione in rame, mm 715x980; il foglio mm 720x990. Dettagliatissima pianta della città stampata in un unico foglio in nero. L'orografia è rappresentata mediante tratteggio con curve tracciate all'equidistanza di m. 1. Gli scandagli sono espressi in piedi parigini, pari cm 32,48, con indicazione delle qualità del fondo (ar. indica arenoso, fan. indica fango, pietre, scogli). Sotto al titolo ci sono due scale grafiche in metri e in palmi napoletani.<BR>Vladimiro Valerio: La città di Napoli tra vedutismo e cartografia, pag. 334: La pianta di Napoli in scala 1:8000 è uno dei primi e più importanti prodotti dell'Officina Topografica di Napoli. La sua ideazione deve risalire al 1814, anno di istituzione del Deposito della guerra, ma il rilevamento fu portato a compimento negli anni successivi dall'ingegnere geografo Giosuè Russo… Nel 1820 il rame doveva essere già avviato. Nel 1823 in una relazione dello stato dei lavori dell'Officio, si prevedeva un anno e quattro mesi di lavoro. In effetti di anni ne passarono ben cinque e solo nel 1828 la nuova pianta della città vide la luce. La pianta di Napoli come altri prodotti significativi dell'Officio, continuò ad essere aggiornata. Se ne conoscono copie con aggiornamenti datati al 1853, 1865, al 1872 ed al 1873, che è la data dell'ultimo aggiornamento eseguito. La carta fu venduta fino agli anni ottanta del secolo scorso dall'Istituto Geografico Militare. Va segnalata la individuazione a mare delle navi incendiate ed affondate nel 1799: il "Vascello S. gioacchino", "la Gabarra Francese", "la Fregata Pallade" e la "Corvetta Flora", nonché alcuni "quartieri di bastimento"che creavano intralcio all'ancoraggio in rada.<BR>Esemplare in perfetto stato di conservazione, minime pieghe all'estremità del margine superiore.<BR>Uno dei poli di eccellenza napoletani meno conosciuti, il Real Officio Topografico, fondato dal leggendario cartografo padovano Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, fu per quasi cent'anni l'avanguardia nella produzione italiana che vide la fine di una tradizione di eccellenza solo nel 1879, quando fu soppresso e le maestranze trasferite a Firenze.<BR>