Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Gravures

Anonimo (ed. Giovanni Orlandi, attivo tra il 1590 ed il 1640)

M. Aur. Imp. Triumphi imago, ad haec uscque tempora Romae in Capitolio pulcherrimo marmore inter tot urbis ruinas posteritati servata

1602

500,00 €

Ex Libris s.r.l. Libreria Antiquaria

(Roma, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
1602
Lieu d'édition
Roma
Graveurs
Anonimo (ed. Giovanni Orlandi, attivo tra il 1590 ed il 1640)

Description

Incisione originale su rame (cm. 28,3x41,8 più ampi margini bianchi). Carta vergellata con filigrana. Alcuni minuscoli forellini di tarlo sui margini bianchi, ma esemplare in ottimo stato di conservazione. Doppio imprint nella parte inferiore dello specchio di stampa: ‘Claudij ducheti formi Roma. 1583’ e ‘Ioannes Orlandi formis romae 1602’. Copia dell’edizione lafreriana di Nicolas Beatrizet del 1560. Corsi-Ragionieri, n. 11; Rubach, n. 311. Si tratta di un’incisione di traduzione di un bassorilievo, oggi conservato ai Musei Capitolini, proveniente dall’arco di trionfo eretto nel 176 d.C. nel Foro Romano per celebrare le vittorie dell’Imperatore Marco Aurelio sui Germani e sui Sarmati. Antoine Lafrery (Antonio Lafreri nella forma italianizzata), incisore, editore e mercante di stampe curò la pubblicazione tra il 1544 ed il 1575 di una serie di circa 200 incisioni - raffiguranti perlopiù monumenti ed antichità romane ed opera di diversi autori - nota come ‘Speculum Romanae Magnificentiae’. Le stampe erano poste in vendita sia singolarmente che sotto forma di raccolta con un numero spesso variabile di fogli. Dal 1574 iniziò a circolare anche una tavola-frontespizio dello ‘Speculum’, attribuita a Etienne Duperac. Successivamente, tra il tardo Cinquecento ed il Settecento, i rami lafreriani conobbero tirature posteriori con l’imprint di vari editori ed il contributo di diversi incisori. Inoltre lo ‘Speculum’ fu ampliato nel tempo mediante l’aggiunta di altre tavole il cui minimo comune denominatore appare quello di riprodurre opere antiche e moderne di Roma.