Rarissima edizione di Pietro de Nobili della carta per la prima volta pubblicata da Vincenzo Luchini nel 1556.Descrizione tratta da Bifolco-Ronca, L'Italia e i suoi territori.Il titolo della carta, LOMBARDIA, viene riportato in un nastro in alto nel mezzo. Nell’angolo in basso a sinistra, in un cartiglio sormontato da un mascherone, appare la data 1556. In alto agli angoli divisa in due parti uguali la SCALA DE LE MIGLIA (40 miglia = mm 108). Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei venti TRAMONTANA, MEZODI, LEVANTE, PONENTE, il nord in alto. Acquaforte e bulino, mm 290x475. Carta ispirata all’opera di Luca Antonio de Hubertis, completamente modificata nella rappresentazione dei centri abitati. Il titolo della carta, LOMBARDIA, viene riportato all’interno di un decorativo drappeggio posizionato extra margine in alto, al centro. Nell’angolo in basso a sinistra, uno scudo a volute sormontato da una testa di leone, contiene, in basso, la data 1556. Si tratta di una carta che ebbe molte ristampe, perché presentava in modo chiaro e leggibile una grande estensione territoriale del Nord Italia, dal Lago Maggiore a Venezia. Molto belle le rappresentazioni in prospettiva delle città: che non sono stereotipi, ma rappresentano una visione “dal vero” della città stessa. Il primo stato del 1556, senza la firma del Luchino, viene da molti considerato una carta anonima. In realtà, appare evidente che la carta sia una prova ante litteram della lastra ed è probabilmente edita a Venezia. Il secondo stato della lastra, quello a firma del Luchino, è invece stampato a Roma nella sua bottega in via del Pellegrino. La lastra venne poi ristampata alla fine del XVI secolo da Pietro de Nobili, e poi da Francesco de Paoli nel 1648.Stati & edizioni: 1°: come descritto, privo di dati editoriali, data 1556.2°: a firma ROMAE Vincenty Luchini areis formis ad Peregrinum. La data è cambiata in 1558. 3°: aggiunta la firma Petri de Nobilibus Formis. 4°: aggiunta la firma Franciscus de Paulis excu. 1648. Bibliografia: a) Borroni Salvadori (1980): n. 257; Castellani (1876): n. 39; Destombes (1970): n. 21; Ganado (1994): VI, n. 109; Ruge (1904-16): IV, n. 90.82 & n. 91.6; Sotheby’s (1998): n. 186.b) Almagià (1929): pp. 27-28, tav. XXX; Arrigoni-Bertarelli (1930): n. 3016; Bifolco-Ronca (2014): n. 21; Lago (1994): p. 252, fig. 13; Marinelli (1881): n. 521; Moreschi (2005): n. 1; Mostra Bergamo (2016): n. 45; Perini (1996): p. 52; Terre di Langobardia (2003): n. 2; Tooley (1939): nn. 346-348; Valerio (2008): tavv. 13-14; Witcombe (2008): p. 224, n. 6.Censimento: 1°: Bergamo, collezione Moreschi; Chicago, Newberry Library; Firenze, Archivio di Stato; Parigi, Bibliothèque Nationale (2); Parigi, Bibliotèque de la Sorbonne. 2°: Dillingen, Studienbibliothek; Firenze, Biblioteca Nazionale; Metten, Benediktinerabtei; Milano, Raccolta Bertarelli; Parigi, Bibliothèque Nationale (3); Roma, Biblioteca Nazionale. 3°: Bergamo, collezione Moreschi; Londra, British Library; Malta, National Library; Roma, Corsianiana. 4°: Parigi, Bibliothèque Nationale; Roma, Corsianiana. - EXTREMELY RARE de Nobili edition, edited by Vincenzo Luchini in 1556.This work is inspired by the Antonio de Luca Hubertis’s map, but the representation of towns is completely changed. A decorative cartouche for the title, placed above upper margin to the center. At lower left, a shield surmounted by a lion's head, with the date 1556. The map had many reprints, because it clearly and legibly depicts a large territorial extension in northern Italy, from Lake Maggiore to Venice. Very beautiful the perspective representations of the towns: they are not stereotypes, but are realistic views. The first edition of the plate, published in 1556, without the Luchino signature, is widely regarded as an anonymous map, but actually, seems clear that is a proof before letters and was probably published in Venice. The second state of the plate, signed by Luchino, was printed in Rome in his workshop in Via del Pellegrino. Then, the plate was reprinted in the late sixteenth century by Pietro de Nobili, and by Francesco de Paul in 1648.Literature: Almagià (1929): pp. 27-28, tav. XXX; Arrigoni-Bertarelli (1930): n. 3016; Bifolco-Ronca (2014): n. 21; Lago (1994): p. 252, fig. 13; Marinelli (1881): n. 521; Moreschi (2005): n. 1; Mostra Bergamo (2016): n. 45; Perini (1996): p. 52; Terre di Langobardia (2003): n. 2; Tooley (1939): nn. 346-348; Valerio (2008): tavv. 13-14; Witcombe (2008): p. 224, n. 6.Know examples: 1st state: Bergamo, collezione Moreschi; Chicago, Newberry Library; Firenze, Archivio di Stato; Parigi, Bibliothèque Nationale (2); Parigi, Bibliotèque de la Sorbonne. 2°: Dillingen, Studienbibliothek; Firenze, Biblioteca Nazionale; Metten, Benediktinerabtei; Milano, Raccolta Bertarelli; Parigi, Bibliothèque Nationale (3); Roma, Biblioteca Nazionale. 3°: Bergamo, collezione Moreschi; Londra, British Library; Malta, National Library; Roma, Corsianiana. 4°: Parigi, Bibliothèque Nationale; Roma, Corsianiana. Cfr. Bifolco-Ronca (2014): n. 21.