Volume di 120 pagine interamente stampato a colori, brossura con alette, formato 17x22. Editore Grafiche Boffi - Giussano 2012.Roberto Borri, autore di apprezzati libri di antica cartografia, affascinato dall’allegoria con testa turrita che personifica l’Italia, ha voluto utilizzare la forma romanzata per raccontarne la storia, divulgarne le straordinarie immagini (moltissime inedite) ed evidenziarne i diversi aspetti della sua femminilità, a volte sensuale a volte madre, nei duemila anni della sua esistenza: dalla Roma imperiale al Rinascimento, dal Risorgimento sino ai nostri tempi, attraverso monete, dipinti, statue, carte geografiche, stampe, francobolli, documenti del Regno e della Repubblica. Sarà proprio l’allegoria posta nel retro della carta d’identità, dopo qualche iniziale imbarazzo, a iniziare un serrato dialogo con l’anonimo possessore del documento che, progressivamente, subirà il regale fascino di questa Donna, Eterna e Fatale.Cadendo entrambi in tentazione, appiccicati come sono, schiena contro spalla, divisi soltanto da un sottile foglio di carta. Lei, col desiderio di liberarsi dalla castigata postura imposta da francobolli e passaporti, vista solo di profilo, con gambe e petto nascosti. Lui, stregato dalla sagacia delle parole di Lei e dal suo mutato aspetto fisico, non più appesantito dall’inattività rinascimentale ma reso attraente e slanciato dal fervore patriottico del Risorgimento. Il racconto è preceduto da alcuni brevi capitoli che si occupano della simbologia al femminile degli stati e delle fonti millenarie dell’icona che rappresenta la nostra nazione. Un'occasione per mostrare i diversi aspetti interiori ed esteriori della Donna che personifica l'Italia nell'arco dei duemila anni della sua vita; aspetti che variano con il mutare degli avvenimenti, influenzati dalle alterne fortune della terra italica. Dal pianto all'euforia, dalla corpulenza di un fisico appesantito dall'inattività a quello reso attraente e slanciato dal fervore patriottico. Riportata notevolmente alla ribalta dal 150° anniversario dell'Unità Nazionale, questa figura allegorica femminile munita di corona turrita, cornucopia e scettro, assisa stil globo crucigero, accompagnata dai simboli più svariati, religiosi, bellici, della cultura, dei mestieri e delle arti, spesso sormontata da una luminosa stella, trova fonte in antiche rappresentazioni di divinità del mondo classico. Proposta in passato dalle monete romane dell'epoca imperiale è stata rispolverata dalle stampe e dalle carte geografiche. dal sedicesimo secolo. Dopo aver partecipato da protagonista alle iniziative che hanno alimentato i moti risorgimentali, ha, in tempi più recenti ispirato sculture, francobolli, monete, passaporti e documenti ufficiali del Regno e della Repubblica Italiana.Sara proprio l'allegoria posta nel retro della carta d'identità a raccontare la propria storia all'anonimo possessore del documento, che progressivamente subirà il regale fascino di questa donna madre, eterna e fatale. Il racconto è preceduto da tre brevi capitoli. Il primo ci aiuta a comprendere perché i territori e i popoli, sin dall'antichità, siano stati rappresentati da simbologia al femminile. Il secondo si occupa delle fonti che hanno generato la figura allegorica che rappresenta la nostra nazione. Nel terzo una breve divagazione si propone di descrivere com'è percepita la femminilità di Donna Italia, a volte sensuale a volte madre. Che subito dopo inizia il suo racconto mostrando le sorprendenti immagini della propria esistenza.