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Gravures

ORTELIUS Abraham

Fori Iulii Accurata Descriptio.

1573

900,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italie)

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Détails

Année
1573
Lieu d'édition
Anversa
Format
480 X 360
Graveurs
ORTELIUS Abraham
Description
M. Van den Broecke "Ortelius Atlas Maps" (2011), n. 119.

Description

Bella carta del Friuli tratta dall'edizione latina del ' Theatrum Orbis Terrarum. La mappa è basata sul manoscritto che Giovanni Sambuco inviò ad Ortelius poco prima del 1573. Il ' Theatrum Orbis Terrarum ' e che è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il ' privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il ' Theatrum ' rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Ortelius fu anche il primo a citare le fonti, menzionando i nomi dei cartografi nel “catalogus auctorum”. Dal 1598 al 1612 le edizioni postume del ' Theatrum ' furono realizzate dal suo collaboratore Johannes Baptiste Vrients. “La seconda nuova carta, che comprende il territorio friulano nell'edizione del Theatrum del 1573, è la "FORI IV/LII ACCV/RATA DE=/SCRIP- TIO.". Essa, stando a quanto si afferma nella legenda che appare in alto, a destra, "EX BIBLIO=/THECA NOBI-/LIS ET DOCTI=/SSIMI JOAN=/NIS SAMBU=/CI, IMPERATORIAE MA[IES]T[A- TI]S/HISTORICI./1573.", dovrebbe essere copia di una carta proveniente dalla biblioteca dello storico e cartografo ungherese Giovanni Zsámbok o Sambuco. Dopo le ottime argomentazioni dell'Almagià e del Cucagna infatti, non regge più l'iniziale attribuzione al Sambuco, avanzata, a suo tempo, dal Bagrow sulla base del fatto che l'Ortelio nel suo Catalogus Cartographorum l'aveva ricordato come Autore, tra l'altro, di una carta del Friuli. È una stampa contornata da una larga cornice che contiene il titolo in un cartiglio ricco di mascheroni e la legenda esplicativa entro una targa incompleta. La raffigurazione cartografica misura circa mm 340x460; il rame mm 352x475. È priva di graduazione. In basso, verso destra, una bussola indica che l'orientazione ha in alto il nord-nord-est. Sempre in basso, appoggiata alla cornice, l'indicazione della scala grafica di 40 miglia italiane (= mm 137), sopra la quale si leggono le parole: Scala milliarium Italicorum 1000 passuum. A una grande carta del Friuli e delle regioni contermini che rivela evidenti affinità con quel fortunato modello che, nella storia della cartografia friulana, ha come primo esempio che ci sia noto il disegno di Giovanni Antonio Cortona da Udine, certamente anteriore al 1554-, è stata qui aggiunta una raffigurazione dell'Istria derivata dal modello proposto da Pietro Coppo con la stampa del 1540. L'innesto, che non è stato felicemente praticato alla latitudine di Trieste (ne sono prove i doppioni di S. Seruo, che possiamo leggere a nord-est di Trieste e di Muggia, e di Castelnuovo, indicato una prima volta in giusta posizione nel solco omonimo con il toponimo sloveno di NOVIGRAT, ed, erroneamente ad est di Muggia, con la forma italiana di Castel nouo), non appare, però, questa volta, opera dell'Ortelio. Questa, almeno, è l'opinione espressa prima dall'Almagià e, poi, dal Cucagna con ottimi argomenti, che, anche noi, abbiamo già a suo tempo accettato.” ' (Lago, Rossit "Theatrum Fori Iulii" vol. 1, p.143) Incisione in rame, coloritura coeva con ritocchi, in ottime condizioni. ' Bibliografia: Lago, Rossit "Theatrum Fori Iulii" vol. 1, pp. 143-146, Tav. ' LIII; M. Van den Broecke "Ortelius Atlas Maps" (2011), n. 119. The map shows a marvelous detailed plan of Venice and extends to east of Istria and north into the Maritime Alps. A nice full color example with wide margins. Based upon a manuscript map by Johannes Sambucus sent to Ortelius shortly before 1573, itself based on an anonymous Venetian map of Friuli from the 1560's. Map taken from the ' Theatrum Orbis Terrarum, which is considered the first true modern "Atlas". The work was published in 7 languages and 36 editions, for which - in 1570 - Ortelius obtained the privilege, a kind of copyright that prevented other cartographers from publishing his works. The ' Theatrum ' represented the most advanced work of cartographic description. Ortelius collected in it the geographical and cartographic knowledge of his time, proposing in 147 spectacular engraved plates the most faithful image of the world then known and, in some extraordinary "historical maps", regions and routes taken from literature, mythology, tradition. Ortelius was also the first to cite sources, mentioning the names of cartographers in the "catalogus auctorum". From 1598 to 1612 the posthumous editions of the ' Theatrum ' were made by his collaborator Johannes Baptiste Vrients. “La seconda nuova carta, che comprende il territorio friulano nell'edizione del Theatrum del 1573, è la "FORI IV/LII ACCV/RATA DE=/SCRIP- TIO.". Essa, stando a quanto si afferma nella legenda che appare in alto, a destra, "EX BIBLIO=/THECA NOBI-/LIS ET DOCTI=/SSIMI JOAN=/NIS SAMBU=/CI, IMPERATORIAE MA[IES]T[A- TI]S/HISTORICI./1573.", dovrebbe essere copia di una carta proveniente dalla biblioteca dello storico e cartografo ungherese Giovanni Zsámbok o Sambuco . Dopo le ottime argomentazioni dell'Almagià e del Cucagna infatti, non regge più l'iniziale attribuzione al Sambuco, avanzata, a suo tempo, dal Bagrow sulla base del fatto che l'Ortelio nel suo Catalogus Cartographorum l'aveva ricordato come Autore, tra l'altro, di una carta del Friuli. È una stampa contornata da una larga cornice che contiene il titolo in un cartiglio ricco di mascheroni e la legenda esplicativa entro una targa incompleta. La raffigurazione cartografica misura circa mm 340x460; il rame mm 352x475. È priva di graduazione. In basso, verso destra, una bussola indica che l'orientazione ha in alto il nord-nord-est. Sempre in basso, appoggiata alla cornice, l'indicazione della scala grafica di 40 miglia italiane (= mm 137), sopra la quale si leggono le parole: Scala milliarium Italicorum 1000 passuum. A una grande carta del Friuli e delle regioni contermini che rivela evidenti affinità con quel fortunato modello che, nella storia della cartografia friulana, ha come primo esempio che ci sia noto il disegno di Giovanni Antonio Cortona da Udine, certamente anteriore al 1554-, è stata qui aggiunta una raffigurazione dell'Istria derivata dal modello proposto da Pietro Coppo con la stampa del 1540. L'innesto, che non è stato felicemente praticato alla latitudine di Trieste (ne sono prove i doppioni di S. Seruo, che possiamo leggere a nord-est di Trieste e di Muggia, e di Castelnuovo, indicato una prima volta in giusta posizione nel solco omonimo con il toponimo sloveno di NOVIGRAT, ed, erroneamente ad est di Muggia, con la forma italiana di Castel nouo), non appare, però, questa volta, opera dell'Ortelio. Questa, almeno, è l'opinione espressa prima dall'Almagià e, poi, dal Cucagna con ottimi argomenti, che, anche noi, abbiamo già a suo tempo accettato.” ' (Lago, Rossit "Theatrum Fori Iulii" vol. 1, p.143) Copper engraving, contemporary coloring, in good condition. ' Bibliografia: Lago, Rossit "Theatrum Fori Iulii" vol. 1, pp. 143-146, Tav. ' LIII; M. Van den Broecke "Ortelius Atlas Maps" (2011), n. 119. Cfr.
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