Gravures
Pellizza da Volpedo(Volpedo 1868 - Volpedo 1907)
Figura su una strada, 1891
1800,00 €
Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.
(Milano, Italie)
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Détails
Description
(Volpedo 1868 - Volpedo 1907)
Figura su una strada, 1891
Matita, acquarello
misure: cm 10,7 x 16
Giuseppe Pellizza nasce in una famiglia di proprietari terrieri di idee garibaldine e socialmente impegnata. Dimostra fin da bambino propensione al disegno. Si iscrive nel 1884 all'Accademia di Brera, frequenta lo studio del pittore Giuseppe Puricelli poi quello di Pio Sanquirico, teatri, concerti e musei a Milano; poi i corsi di incisione preso la Famiglia Artistica. Debutta nel 1885 alla mostra annuale di Brera con il dipinto La piccola ambiziosa. Nel 1887 a Roma frequenta l'Accademia di San Luca, insoddisfatto si trasferisce nel 1888 all’Accademia di Belle Arti di Firenze frequentando i corsi di Giovanni Fattori. Assimila le idee della pittura di macchia e comprende l'importanza di avere modelli vivi e reali in ambienti non puramente descrittivi. Conosce Plinio Nomellini e Guglielmo Micheli, Silvestro Lega e Telemaco Signorini. All'Accademia Carrara di Bergamo frequenta i corsi di Cesare Tallone. Visita Parigi, espone regolarmente a Milano, a Torino dove entra in contatto con l'insegnamento di Fontanesi e a Genova attratto dall'idea di studiare il paesaggio e la figura dal vero. Si avvicina al Divisionismo, nel 1894 Segantini si congratulerà personalmente con Pellizza dando inizio a una profonda amicizia. Negli anni Novanta, forte delle sue letture e convinto che il pittore dovesse partecipare alla vicende contemporanee, si dedica a soggetti di impegno sociale (Quarto Stato) che tuttavia non saranno compresi dalla critica. Deluso e colpito dalla morte dell'amico Segantini (1899), Pellizza si concentra sui valori espressivi della natura rinnovando il suo interesse per il paesaggio puro. Nonostante avesse ormai raggiunto anche un certo successo di vendite, nel 1907 a seguito della morte del terzogenito e dell'amatissima moglie Teresa, sua sola interlocutrice a Volpedo, non regge all'idea di dover rinunciare alla sua arte e si suicida nello studio di Volpedo.
All'interno di un rettangolo che struttura armonicamente la visione dal vero, Pellizza raffigura due figure lungo una strada. La composizione è divisa da una diagonale che crea due zone cromatiche in contrasto. Le figure si stagliano su una fondo scuro, forse un muro. La strada in primo piano è sbiancata dalla luce solare. La descrizione di una piccola massa scura sul selciato interrompe l'altrimenti rigida contrapposizione. A destra scritto autografo a matita: 6/2 1891/verso le ore 4 ho visto standomi/vicino al pozzo nella/mia corte - Mogni/ Carolina e sua figlia-/questa giocava quella/cuciva-il sole era presso a/tramontare. Si tratta allo stesso tempo di uno studio dal vero, meditato nella composizione ed equilibrato nella stesura a macchia. Ottimo stato di conservazione eccetto tracce di vecchio montaggio agli angoli. Il disegno proviene dalla figlia Nerina, poi Tortona coll. Dellacà, Torino coll. privata.
Bibliografia: Aurora Scotti, Pellizza da Volpedo. Catalogo generale, Cassa di Risparmio di Tortona, 1986, n 589