Gravures
Felice Melis Marini (Cagliari 1871 - Cagliari 1953)
Decadenza
250,00 €
Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.
(Milano, Italie)
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Détails
Description
misure: mm 228 x 228; foglio mm 415 x 347
Personaggio di spicco del Novecento sardo, Felice nacque in una famiglia agiata e colta. Fin da ragazzino manifestò il suo interesse per il disegno e invece di seguire le orme paterne, il padre Enrico fu ingegnere e allievo dell’architetto Gaetano Cima, egli seguì la sua vocazione. Nel 1893 si recò a Roma per ammirare i lavori esposti presso la Galleria Nazionale, e qui gli studi sui grandi maestri dell'800 quali Giovanni Fattori, Francesco Paolo Michetti, Giovanni Segantini, Filippo Palizzi influenzarono la sua produzione pittorica. Tra il 1897 e il 1901 frequentò la Scuola libera del Nudo ed è in questa occasione probabilmente che il suo maestro Francesco Jacovacci (Roma 1838 - 1908) lo indirizza a studiare l'incisione. Tra il 1903 e il 1904 si stabilì a Venezia per seguire i corsi di Guglielmo Ciardi e avvicinarsi alle nuove possibilità date dal tonalismo lagunare. Melis Marini espose alle mostre di incisione sia nazionali che non, intorno agli anni 40 si fanno risalire le sue prime espressioni xilografiche in cui egli riprende temi già trattati con l'acquaforte. Anche dalle tavole di legno esplode una forte pittoricità. Per tutta la vita fù prolifico illustratore e vivace animatore di mostre. Nel 1916 pubblica: L'acquaforte, manuale pratico.
In questa silografia la forte inchiostrazione, i potenti contrasti chiaroscurali e il tratto incisivo accompagnano lo spettatore ad entrare silenziosamente in un giardino ormai abbandonato. Il cancello creato con con assi di legno è aperto, invita ad entrare in un bosco. Il tema del cancello, della apertura/chiusura, è ricorrente nelle opere di Melis Marini, è probabilmente una metafora dei rapporti umani, dei sentimenti. Il giardino è incolto, alti arbusti si sviluppano sul terreno e sulla fontana spenta in primo piano sulla destra. Alcuni vasi ospitano piante, altri sono riversi a terra rotti come in una sorta di natura morta. Sullo sfondo un fitto bosco chiude la visuale. Tutto sembra avvolto in una dolce malinconia, in un epoca senza tempo. Inciso in basso a destra monogramma dell'artista F.M.M. Oltre l'immagine a matita titolo Decadenza e firma autografa.
Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini
Un esemplare è presso la Galleria Comunale di Cagliari.
Bibliografia: G. Fanciulli, Un maestro dell’acquaforte: F. M.M., in Emporium, LXII (1925), 368, pp. 67-73. Maria Grazia Scano, Felice Melis Marini, Il Lisso 1993, n146
Stato di conservazione: ottime