Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Gravures

BLAEU, IOANNES - ALBERTS, RUTGER CHRISTOPHER.

Castilionis Oppidum (Castiglione Torinese).

252,00 € 280,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico

(Rosignano Solvay, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Graveurs
BLAEU, IOANNES - ALBERTS, RUTGER CHRISTOPHER.
Thème
Vedutistica italiana - (Piemonte, Torino, Castiglione Torinese)

Description

Amsterdam, 1726 circa. Dal “ Novum Theatrum Pedemontii et Sabaudiae, sive accurata descriptio ipsorum urbium, palatiorum, templorum” (seconda edizione del “Theatrum Sabaudiae”). Incisione in rame all’acquaforte, b/n, cm 52,8 x 61,2 (alla lastra) più margini. Titolo lungo il margine superiore, stemma in alto a sinistra; in basso, lungo la parte incisa “Eridanus Flu. Vulgo Il Po” e in basso, sulla destra, fuori dalla parte incisa, il numero di tavola, XLVIII. Intorno alla metà del XVII secolo, per il Ducato dei Savoia, attento al proprio ruolo politico, si imponeva la diffusione di un'immagine magnifica che solo un’opera editoriale di grandiose proporzioni avrebbe potuto assicurare: un libro figurato, ove immagini e testi risultassero reciproco completamento per la celebrazione della dinastia. Nasceva così, presso i Blaeu, intorno al 1661, il “Theatrum Statuum Regiae Celsitudinis Sabaudiae Ducis Pedemontii Principis Cypri Regis”, manifesto politico del Duca di Savoia e diretto a tutte le altri corti europee, opera che si sarebbe conclusa soltanto nel 1682. L'opera riproduceva grosso modo lo schema di precedenti imprese editoriali realizzate dai Blaeu (è chiaro il riferimento al "Teatro delle città principali delle Fiandre…”) e nei due volumi in folio di cui essa si compone, le incisioni fanno da testimonianza ed esaltazione alla grandezza del sovrano: nel primo tomo, alle antiporte, ritratti, dediche e carte geografiche, fanno seguito le vedute della città capitale, con le sue piazze, i suoi più insigni edifici civili e religiosi, le certose e le abbazie, i castelli e le altre strutture di difesa dello Stato, tutti attributi di decoro e magnificenza; seguono quindi le vedute delle principali città del ducato. Il secondo volume descrive le terre della Savoia, del Vercellese e del Monferrato, i monumenti storici e archeologici del ducato. Importante veduta del borgo di Castiglione Torinese dominato dal suo imponente castello, al margine inferiore il fiume Po animato da imbarcazioni. Il colle di Castiglione è una punta avanzata delle colline del Monferrato che si protende al centro della valle del Po: posizione ideale per un castello da cui dominare le terre circostanti e controllare l’intera piana fin dove si spinge lo sguardo. Tutto attorno si estende la valle col suo Rio Maggiore, lungo il quale correva una antica via romana che congiungeva la pianura fluviale torinese con la piana chierese. Tra la riva destra del Po e questa valle, nei secoli è cresciuto il paese di Castiglione che prese il nome dal vasto castello che dominava il borgo. Foglio con un uniforme ingiallimento e con alcuni piccoli strappi marginali, buono l’inciso.