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Chafrion Joseph. dis. & inc.
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Chafrion Joseph. dis. & inc.
Description
Imponente ed affascinante carta della Liguria disegnata ed incisa da Joseph Chafrion su commissione del Governatore e Capitano Generale dello Stato di Milano, Don Giovanni Tommaso Enriquez de Cabrera e Toledo, Conte di Melgar. Questa carta rivestì un ruolo di fondamentale importanza poichè, in questo periodo, la Liguria rappresentava uno strategico collegamento tra la Spagna ed il Ducato di Milano, che fu possedimento spagnolo dal 1535 sino al 1706.In basso al centro un ricco ed animato cartiglio contiene dal dedicatoria al Conte di Melgar e le scale grafiche: “Escala de Millas Ginovesas de a 65 par Grado”, “Escala de Millas Comunes Italianas de a 60 por Grado”, “Escala de Millas Piamonte de a 50 por Grado”. Nell’angolo in alto a sinistra entro decorativo cartiglio viene riportata la legenda, mentre nell’angolo in basso a destra si legge l’indicazione “Si vendono in Milano da Marc’Antonio dal Re Incisore in Rame alla Piazza de Mercanti presso la Scuole Palatine”. Il titolo si sviluppa per tutta la lunghezza della del disegno che si trova iscritto in decorativa cornice.“Lo Chaffrion descrive efficacemente e con una certa suggestione pittorica la natura del territorio ligure, stretto fra lo spartiacque appenninico e il mare, solcato da fiumi brevi e impetuosi che scorrono sul fondo di strette valli incassate nel rilievo. Risalta con imponenza il disegno dell’orografia, che descrive la catena alpina, nel tratto compreso fra le Cozie e le Marittime e la dorsale appenninica che circonda ad arco la Liguria, frammentata da isolati gruppi montuosi e da brevi catene, disposte in senso longitudinale. La rete stradale e i confini sono delineati con grande accuratezza: dalla principale via costiera, che percorre la regione in tutta la sua lunghezza, si dipartono numerose diramazioni che raccordano la Riviera all’entroterra, ad esempio da Oneglia al Colle di Tenda, da Finale verso il fiume Bormida, da Savona verso Ceva.”*L’opera dello Chafrion rappresenta un netto progresso nei confronti delle precedenti raffigurazioni cartografiche diventando un caposaldo imprescindibile per quanto riguarda la raffigurazione del territorio ligure nella sua interezza, infatti sarà imitata e ristampata più volte: da Domenico de Rossi a Roma nel 1697, da Andrew Dury sarà pubblicata a Londra nel 1764, sempre a Londra nel 1783 seguì l’edizione del Feden, ed infine nel 1784 l’opera del Gravier prima nell’edizione torinese e successivamente, sempre nello stesso anno, quella genovese.Condizioni: gli otto fogli che compongono la carta si presentano montati insieme a due a due. L’inchiostratura è marcata, vivace e nel complesso omogenea. Assai rara, ottimo esemplare con fogli ancora in barbe.*La Liguria nelle Carte e nelle Vedute Antiche