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MAGINI Giovanni Antonio
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I. Principe "Carte geografiche di Calabria nella raccolta Zerbi", pp. 52-53; Almagià (1922) pp. 74/76.
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Nel cartiglio in basso a destra il titolo ' CALABRIA ULTRA olim Altera Magnae Graeciae pars. ' e la scala grafica ' Scala di Migligia Venti ' (20 miglia pari a mm 69); a sinistra nell’angolo le iniziali ' B. W. ' (Benjamin Wright). Nel cartiglio in alto a sinistra la dedica ' Al Molto Ill.re ' Sig. & P[ad]rone mio Osser.mo ' Il Sig. Giovanni Angelelli Senatore Bolognese. Questa parte della Magna Grecia, ove fiorì già ogni dottrina, & virtù, et parlossi nella più nobil lingua, cioè nella Greca, a chi meglio si conviene che a V.S. M. Ill.re ' la quale con la varia erudition sua, et intelligenza d’amendue ' ' le lingue Greca e Latina, mirabilmente adorna la nobiltà, e bontà sua singolare. Accettila dunque volentieri, si come io fui già cortesemente accettato da lei tra i più cari suoi servitori. Et perfino le bacio riverentemente le mani. Di Bologna il di primo d’Aprile 1602. Di V.S. Molto Ill.re ' Ser.re ' divotiss.mo ' Fabio di Gio. Antonio Magini. ' Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali ' Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, ' il nord in alto. Graduazione ai margini di 1’ in 1’ ' ' da 37° 32’ 20’’ a 39° 13’ 30’’ di latitudine, e da 38° 35’ a 40° 52’ 20’’ di longitudine. Carta tratta dal ' L’Italia ' a cura di Fabio Magini, edito a Bologna nel 1620, tre anni dopo morte del padre Giovanni Antonio. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnoldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. L’unica carta antecedente a stampa della regione è quella di Prospero Parisio, datata 1589, poi ripresa anche da Abraham Ortelius. Nessuna analogia quindi con queste lastre del Magini, che per le nove carte del Regno di Napoli si ispirò al rilievo ufficiale eseguito dallo studioso nolano Niccolò Antonio Stigliola, in collaborazione con il cartografo viterbese Mario Cartaro, che tra il 1583 ed il 1594 ebbero l’incarico di realizzare una grande carta del reame. Acqaforte, impressa su carta vergata coeva, in ottimo stato di conservazione. Maps taken from L'Italia by Fabio Magini, published in Bologna in 1620, three years after the untimely death of his father Giovanni Antonio Magini. Composed of a short descriptive text of only 24 pages, the work is accompanied by 61 maps of the peninsula and is the first example of an Italian atlas. The work is entirely by the hand of Giovanni Antonio Magini, who began the realization of the maps in 1594 or so; the first dated map (1595) the map of the territory of Bologna. All the maps were printed before 1620, in their provisional drafts, later corrected and updated for the final edition. For the realization of the plates Magini used two of the most famous engravers of the time: the Belgian Arnoldo Arnoldi and the English Benjamin Wright. Copperplate, in good condition. Cfr. I. Principe "Carte geografiche di Calabria nella raccolta Zerbi", pp. 52-53; Almagià (1922) pp. 74/76.