Gravures
Gaetano Gandolfi (San Matteo della Decima 1734 – Bologna 1802)
Bacco bambino a cavalcioni di una botte
800,00 €
Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.
(Milano, Italie)
Les frais d'expédition corrects sont calculés une fois que l'adresse de livraison a été indiquée lors de la création de la commande. Un ou plusieurs modes de livraison sont disponibles à la discrétion du vendeur : standard, express, economy, in store pick-up.
Conditions d'expédition de la Librairie:
Pour les articles dont le prix est supérieur à 300 euros, il est possible de demander un plan de paiement échelonné à Maremagnum. Le paiement peut être effectué avec Carta del Docente, Carta della cultura giovani e del merito, Public Administration.
Les délais de livraison sont estimés en fonction du temps d'expédition de la librairie et de la livraison par le transporteur. En cas de retenue douanière, des retards de livraison peuvent survenir. Les frais de douane éventuels sont à la charge du destinataire.
Pour plus d'informationsMode de Paiement
- PayPal
- Carte bancaire
- Virement bancaire
-
Découvrez comment utiliser
votre Carta del Docente -
Découvrez comment utiliser
votre Carta della cultura giovani e del merito
Détails
Description
misure: mm 67 x 42
Pittore e scultore figlio del pittore Giuseppe e fratello di Ubaldo anch'egli pittore. Si formò all'Accademia Clementina di Bologna dove ebbe maestri come Felice Torelli, scultore ed anatomista, e Ercole Lelli. Si distinse subito tra gli altri accademici vincendo ripetutamente con raffinati rilievi il Premio Marsili e con nudi d’accademia il Premio Fiori. Intorno agli anni '50 si possono far risalire le sue prime opere pittoriche. Significativa è stata l'amicizia con il mercante Antonio Buratti il quale lo coinvolse nell'impresa di riprodurre in incisione gli affreschi di Pellegrino Tibaldi e di Nicolò dell’Abate a Palazzo Poggi. Sollecitato da questa prima commissione Gaetano eseguirà altri disegni riproducenti i più significativi dipinti delle chiese di Bologna meritandosi un viaggio-premio a Venezia (1760) che gli permise di conoscere dal vivo la pittura di quella città, da Tiziano ai Tiepolo. La produzione artistica si divide tra una religiosità equilibrata e la scherzosa pittura profana dove i soggetti mitologici si alternano a temi desunti dai grandi scrittori classici.
La figura dell'infante Bacco, un bambino, nudo e paffuto è seduto a cavalcioni su una botte dalla cui base sgorga del vino. Capelli riccioli incorniciano il giovane volto, un filo di edera avvolge il suo corpo, lo sguardo è rivolto come in un brindisi silenzioso al calice alzato nella mano destra, nella sinistra afferra il tirso. La luce intensa che proviene da sinistra evidenzia ogni minimo dettaglio. Lo sfondo è scuro a sinistra e chiaro a destra, reso con un fitto corto tratteggio parallelo, leggermente mosso, da un senso di vitalità e concretezza alla composizione allegorica.
Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione. Piccoli margini oltre la battuta del rame.
Bibliografia: F. Gozzi, Ubaldo, Gaetano e Mauro Gandolfi: le incisioni, cat. n. 10/4.
Stato di conservazione: ottime