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Gravures

Cesare Vecellio Att.to (Pieve di Cadore 1521 - Venezia 1601)

Assunzione della Vergine

850,00 €

Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.

(Milano, Italie)

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Graveurs
Cesare Vecellio Att.to (Pieve di Cadore 1521 - Venezia 1601)
Thème
assunzione vergine santi religione
Langues
Italien

Description

Xilografia
misure: mm 450 x 345

Pittore e disegnatore italiano, figlio di Ettore Vecellio cugino di Tiziano. Da Piave di Cadore si trasferì a Venezia, soggiornò a casa di Tiziano e iniziò la sua formazione a stretto contatto con il maestro. Nella città lagunare guardò anche le opere di artisti quali Schiavone, Tintoretto e Bassano per carpirne i segreti e per soffermarsi sullo studio del colore che poi impiegherà in molte sue tele. Realizzò tele, affreschi e miniature e nel 1590 pubblicò la sua prima opera dal titolo Degli Habiti antichi e moderni, due volumi e 415 tavole raffiguranti i costumi più caratteristici dall'antica Roma al Rinascimento.

In questa silografia tra colonne delimitano lo spazio compositivo, in un interno, sotto un soffitto a cassettoni, assistiamo all'ascesa della Vergine. La costruzione classica della scena prevede una netta separazione tra cielo e terra. Nella zona alta, tra rigonfie nubi circondata e sorretta da angeli, c'è la Vergine avvolta nel suo abito morbido e svolazzante con le mani congiunte in preghiera. In basso, sotto di lei, attorno al sepolcro ormai vuoto diversi personaggi sono colti in pose e atteggiamenti diversi, chi chino sul sepolcro, chi con le mani alzate verso il cielo e chi con il volto contratto in un'espressione di stupore. La tranquillità e la serenità che contraddistinguono la parte alta e quindi la zona celeste vengono a mancare nella parte terrena più caotica, dunque umana. La composizione, desunta dall'invenzione del 1516-1518 di Tiziano per la chiesa dei Frari a Venezia, dai delicati contrasti chiaroscurali, ricorda la pala d’altare che Cesare dipinse nel 1586 per la chiesa di Santa Maria Assunta, a Castion di Belluno e ancora in situ. Tavola priva di iscrizioni già attribuita da Passavant a Cesare Vecellio, non repertoriata da Bartsch.

Impressione su carta vergellata non omogenea, evanescente nella fascia inferiore. Ottimo stato di conservazione eccetto piega orizzontale e leggero foxing.

Filigrana: ancora in cerchio singolo sormontato da stella. Tipica filigrana italiana e piuttosto diffusa in veneto, con varianti durante tutto il XVI secolo (Briquet 477, e numeri seguenti).

Bibliografia: Passavant, VI, 51.

Stato di conservazione: ottime
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