
Périodiques
QUADERNI DELLA FONDAZIONE DEL MONTE n.5 2000,SOCIETÀ MULTIETNICA[religione
8,90 €
Modo Infoshop
(Bologna, Italie)
Les frais d'expédition corrects sont calculés une fois que l'adresse de livraison a été indiquée lors de la création de la commande. Un ou plusieurs modes de livraison sont disponibles à la discrétion du vendeur : standard, express, economy, in store pick-up.
Conditions d'expédition de la Librairie:
Pour les articles dont le prix est supérieur à 300 euros, il est possible de demander un plan de paiement échelonné à Maremagnum. Le paiement peut être effectué avec Carta del Docente, Carta della cultura giovani e del merito, Public Administration.
Les délais de livraison sont estimés en fonction du temps d'expédition de la librairie et de la livraison par le transporteur. En cas de retenue douanière, des retards de livraison peuvent survenir. Les frais de douane éventuels sont à la charge du destinataire.
Pour plus d'informationsMode de Paiement
- PayPal
- Carte bancaire
- Virement bancaire
-
-
Découvrez comment utiliser
votre Carta del Docente -
Découvrez comment utiliser
votre Carta della cultura giovani e del merito
Détails
Description
QUADERNI DELLA FONDAZIONE DEL MONTE
DI BOLOGNA E RAVENNA N.5 2000,
XIX edizione delle «Giornate dell'Osservanza»
13-14 maggio 2000 - Convento dell'Osservanza,
RELIGIONI E CULTURE IN UNA SOCIETÀ MULTIETNICA,
ATTI.
a cura di Marco Poli,
Centro Editoriale S.Stefano, Bologna 2000, prima edizione,
brossura, 24x17 cm., pp.88,
alcune illustrazioni in bianco e nero,
peso: g.200
CONDIZIONI DEL LIBRO: ottime, come nuovo
Indice
Presentazione di padre Onofrio Gianaroli 5
Saluti 9
Religione e cultura in una società multietnica 17
di S. Em.za cardinale Francis Arinze
Dalla Conferenza di Amman alle «Giornate dell' Osservanza»: «Religioni
e culture in una società multietnica» 23
di Giulio Andreotti
Libertà religiosa e rapporti tra etnie 27
di Giuseppe De Vergottini
Francesco d'Assisi nella storia del mondo 35
di Stanislao da Campagnola
Cittadinanza e pluralismo religioso nella Costituzione italiana 45
di Paolo Cavana
Riflessi letterari del Giubileo 59
di Emilio Pasquini
Appendice
Sulla migrazione 79
di S. Em.za cardinale Giacomo Biffi
dalla Presentazione
di Padre Onofrio Gianaroli,
del Convento dell'Osservanza
Il tema della XIX edizione delle «Giornate dell'Osservanza» (13-14 maggio 2000):
«Religioni e culture in una società multietnica» è indubbiamente di rilevante inte-
resse, attuale alla luce delle molteplici e presenti tensioni internazionali, a volte ori-
ginate da intolleranza nei confronti di culture e religioni «diverse». Le «Giornate»,
nate da queste considerazioni, sono state coronate da una straordinaria partecipa-
zione di autorità e pubblico.
Oggi più che mai, viviamo, con ansia, passato e presente nell'incontro di nuove
e diverse generazioni. La consapevolezza della diversità cresce a dimensioni inedi-
te per la mobilità umana e il progresso delle comunicazioni.
Avvertiamo i problemi etnici e non di rado constatiamo che la fede e le cultu-
re più vivaci sono quelle delle minoranze. La società, segnata dalla presenza di tante
religioni, ha l'esigenza del dialogo per stabilire relazioni di reciproca comprensio-
ne e rispetto. Mentre Roma accoglie i pellegrini da tutto il mondo per il Giubileo,
Assisi, profezia di fede, ripropone il dialogo per conoscere gli altri «diversi» per
fede, storia e cultura; il mandato pentecostale di Cristo richiama dialogo e perdo-
no per cogliere i valori dei nuovi vicini, per saperne tutelare i diritti. Il dialogo porta
chiarezza, è veicolo di cultura, e si arriva a comprendere che le etnie non sono un
limite, ma possono essere una ricchezza.
Chi teme che il dialogo e l'incontro di religioni diverse porti ad una sorta di
indifferentismo pensa che lo «Spirito di Assisi» possa spegnere lo slancio missio-
nario e considera Dio un alleato contro gli altri. Le differenze non dovrebbero costi-
tuire opposizione: sono forze che possono trasformarsi in sentimento di amore. In
Francesco si è voluto riflettere su questi temi: l'abbraccio del Santo, oggi più che
mai, è invito di comunione.
Sabato 13 maggio, si è aperta la XIX edizione delle nostre «Giornate».
Le autorità militari, sempre affezionate al nostro appuntamento, quest'anno erano
ancora più numerose: il magg. generale Nicola Gallippi per l'Esercito Italiano, l'am-
miraglio di D. Mario Host per la Marina Militare, il generale di D. aerea Nello Barale,
giunti da Roma, il generale di B. Ottavio Fugaro, comandante dell'Arma dei
Carabinieri della Regione Emilia Romagna, il brigadiere generale Giacomo Guarnera
comandante della Brigata Friuli e il generale di D. Michele Donati, comandante
della Finanza della nostra Regione.
Abbiamo salutato la presenza delle Forze Armate come risposta generosa del
dialogo dei nostri soldati, in missione di pace nei paesi di più accentuata varietà
etnica.
Mario Luzi, uno dei più grandi poeti italiani, saluta le «Giornate dell'Osservanza»
sottolineando che «La Chiesa comprenderà più uomini, più uomini saranno la
Chiesa, finché ciascuno e tutti coralmente questi uomini saranno profeti di se stes-
si. ..». Il magnifico rettore dell'Università degli Studi di Bologna, prof. Fabio Roversi
Monaco, sotto il cui prodigioso rettorato l'Osservanza ha ritrovato tanto della sua
storia culturale, il vice sindaco ing. Giovanni Salizzoni, il presidente della Fondazione
del Monte di Bologna e Ravenna ing. Stefano Aldrovandi, con il cui contributo si
organizzano le «Giornate», e il superiore P. Alessandro Caspoli sottolineavano il
particolare valore culturale e religioso dell'appuntamento per «Bologna 2000 città
europea della cultura».
Sua Em.za il cardinale Francis Arinze, Prefetto del Pontificio Collegio per il
Dialogo interreligioso, apriva la serie degli interventi con la relazione: Religioni e
culture in una società multietnica. Gesù ha mandato la sua Chiesa come strumento
di unione dei popoli con Dio e di unità fra i popoli al di là delle frontiere etniche
e culturali; come nel passato ha aiutato le diverse nazioni d'Europa ad unirsi in un'u-
nica società, ora può mostrare che anche i nuovi arrivati possono integrarsi in un
unico armonioso.
Il senatore a vita Giulio Andreotti, il politico più esperto, ha proposto un tema
lusinghiero: Dalla conferenza di Amman alle Giornate dell'Osservanza. Il senatore, alla
Conferenza di Amman, notava la folta presenza di rappresentanti di paesi con accen-
tuate differenze etniche; il fatto esprime il desiderio di dialogo per superare situa-
zioni foriere di conflitti interminabili. Stare intorno allo stesso tavolo, anche se belli-
geranti - come è accaduto per Iran-Iraq, Israele-Paesi arabi - con il desiderio che il
filo esilissimo degli accordi non si spezzi. La convivenza in Giordania di cristiani e
di islamici con scuole gestite da religiosi, come quelle dei francescani, è motivo di
riflessione. In un'ora di mondialismo è necessario preservare e promuovere le diver-
sità culturali nel dialogo, mai nella tolleranza. A questo richiama Francesco d'Assisi
che vede tutti creature del buon Dio; riproporlo, qui all'Osservanza, non è irrilevante.
Il prof. Giuseppe De Vergottini, ordinario di diritto costituzionale all'Università
degli Studi di Bologna, trattava il tema: Libertà religiosa e rapporti fra etnie. È un
capitolo di non facile soluzione; il rapporto con l'Islam incombente e l'afflusso tra-
smigratorio di etnie che si affacciano più come minaccia che come desiderio di dia-
logo parrebbero consigliare prudenza. Le implicanze giuridiche sono tutt'altro che
trascurabili; la cronaca quotidiana mortifica la gioia dell'abbraccio auspicato dalla
Chiesa.
Domenica 14 maggio, il prof. P. Stanislao da Campagnola, ordinario di Storia
della Chiesa all'Università di Perugia, trattava il tema: Francesco nella storia del mondo.
I segnali di buona volontà per riproporre Cristo nella nostra società richiamano
Francesco d'Assisi. Sembra non si possa fare a meno della insopprimibile esperienza
di Francesco per ritrovarci in Cristo come lo è sempre stato in otto e più secoli di
esperienza francescana: è il Santo che non parla solo ai fratelli di fede ma a tutti,
rispettoso dell'uomo creatura di Dio.
Il prof. Paolo Cavana, ricercatore alla LUMSA, alla Sapienza di Roma, con la
relazione: Cittadinanza e pluralismo religioso nella costituzione italiana ci porta
all'esame del rapporto Individuo-Stato, dei diritti di libertà del cittadino. Il feno-
meno dell'immigrazione rivela l'inadeguatezza della nozione giuridico-formale di
cittadinanza nella Costituzione; il concetto di cittadino e di cittadini stranieri nella
Costituzione porta alla nozione di persona umana e di lavoratore e alle significati-
ve innovazioni rispetto alle passate Costituzioni. Il pluralismo religioso non è un
dato problematico; il primato della persona umana, sia da parte dello Stato che dei
singoli, è una traduzione estensiva del riconoscimento fondamentale della dignità
della persona a prescindere dalla nazionalità, razza e religione.
Il prof. Emilio Pasquini, ordinario di letteratura italiana all'Università degli studi
di Bologna, ha parlato di Echi letterari del Giubileo. Il professore si è mosso dal
concetto di pellegrinaggio; dalla valenza salvifica del Giubileo in Dante, passa ai
cronisti trecenteschi e al Petrarca per sottolineare il valore letterario della «espe-
rienza spirituale del primo Giubileo»; dalle emozioni devote si entra nella satira
anche più pungente. Significativa è la presenza di santi francescani in questa ana-
lisi letterario-giubilare, come Bernardino da Siena e Leonardo da Porto Maurizio.
Superata la fase critica del razionalismo degli enciclopedisti e l'età napoleonica, fatta
pace fra Chiesa e Stati, il Giubileo recupera sacralità e i poeti ritrovano il canto
della fede. Il presente Giubileo che apre il terzo millennio con il fascino dei gran-
di pontefici del secolo passato ha la capacità conciliare di far capire la necessità di
superare le diversità etniche in una proposta di dialogo.
Abbiamo, infine, ritenuto opportuno pubblicare un interessante intervento sul-
l'immigrazione di S. Em.za il cardinale Giacomo Biffi, Arcivescovo di Bologna; infat-
ti, con la sua consueta chiarezza e lucidità il Cardinale sottolinea tutti i pericoli insi-
ti nei rapporti con altre culture e visioni religiose che difficilmente si identificano
con i valori religiosi e morali propri della civiltà occidentale e di quella italiana in
particolare.
I concerti Musiche etniche e quello dell'Accademia Ducale di Parma, a chiusu-
ra delle due giornate, eccezionali, sono stati una risposta musicale della serena con-
vivenza. L'inaugurazione del nuovo Museo dell'Osservanza, alla presenza dei pre-
sidenti della Rolo Banca 1473 dott. Aristide Canosani e della Fondazione del Monte
di Bologna e Ravenna, ing. Stefano Aldrovandi, finanziatori dei lavori, mentre
segna un traguardo importante in «Bologna 2000 città europea della cultura» e rispon-
de all'appello della Chiesa ansiosa della salvaguardia dei suoi beni artistici, com-
pleta il cammino museale iniziato anni fa collegando in un tutt'uno Biblioteca, Sala
delle cinquecentine, Museo Osservanza e Museo di arte cinese ed extraeuropea.
La presentazione del restauro di due statue riportate allo splendore settecentesco,
un Compianto, in cartapesta policroma di area bolognese, e un S. Francesco d'Assisi,
in terracotta policroma, scandellariano, ha arricchito il cospicuo patrimonio arti-
stico dell'Osservanza.
L'abbraccio di Francesco è sempre un invito di comunione e di pace: ritenia-
mo che le presenti «Giornate» abbiano contribuito a ritrovarci creature di quel Dio
che fa sorgere luminoso il sole su tutti. Questa è la grazia del Giubileo e del seco-
lare «Pace e Bene» dell'Osservanza, è l'augurio del Capo di S.M. dell'Esercito
tenente generale Francesco Cervoni: «Le Giornate dell'Osservanza senza dubbio
costituiscono un'occasione esclusiva per analizzare le azioni da poter intraprende-
re per una maggiore presa di coscienza del problema e quindi per una reale e con-
divisa integrazione nel rispetto delle diversità».
La gratitudine più commossa va alla Fondazione del Monte di Bologna e Ra-
venna che, dopo averci da,to l'emozione di proporre questo messaggio, ora, ci of-
fre la gioia di condividerla con gli studiosi con la pubblicazione di questo «Quaderno»
n. 5, a cura del dott. Marco Poli.