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Livres anciens et modernes

Autore: Venanzio Fortunato, Traduzione, Introduzione E Note: Giovanni Palermo

Vita di san Martino di Tours

Città Nuova 1995,

18,00 €

Medievale Libreria

(Pavia, Italie)

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Détails

ISBN
9788831130523
Auteur
Autore: Venanzio Fortunato
Éditeurs
Città Nuova 1995
Edité par
Traduzione, Introduzione E Note: Giovanni Palermo
Thème
Religione-Cristianesimo-Santi

Description

176 pagine. Brossura con alette. Collana di testi patristici, 52. Seconda di copertina: Venanzio Fortunato nacque probabilmente nel 535 a Duplavenis (o Duplavilis), l'attuale Valdobbiadene, nel Veneto. La sua famiglia apparteneva forse alla categoria dei proprietari terrieri, formatasi in seguito alla spartizione di terre ai veterani dell'esercito, come ricompensa per il servizio prestato. Dopo un corso di studi regolari ad Aquileia, Fortunato compí quelli giuridici a Ravenna, dove fu colpito da una violenta oftalmia. Ottenuta la guarigione grazie al contatto con l'olio che alimentava una lampada posta davanti all'immagine di san Martino, in una chiesa della città, fa voto di recarsi a Tours per venerare la tomba del santo. Dopo questo viaggio, egli si tratterrà in Gallia, senza far più ritorno in Italia. Fortunato può esser considerato l'agiografo professionale del suo tempo: ha scritto in prosa sette Vite di santi, oltre quella sotto forma di poema epico che viene proposta in questo volume. È suo il famoso inno Vexilla regis prodeunt, che ancora oggi desta nell'animo dell'ascoltatore un sentimento di ammirazione e che la Chiesa custodisce come documento di alta poesia. La traduzione che presentiamo è la prima in lingua italiana della Vita di san Martino, l'unica che Fortunato abbia scritto in versi. Divisa in quattro libri, l'opera è dominata dalla figura di Cristo, che aleggia su tutta la narrazione, dove ricorrono temi che l'autore tratta con particolare attenzione, da quello iniziale del navigante esposto alle ire della tempesta, a quello delle lotte del santo vescovo francese con il diavolo. Tra Cristo e gli uomini, si fa tramite Martino. Anche se molti episodi possono sembrare scaturiti dalla fantasia, c'è nel poema un substrato storico che non si può disconoscere. Di tutti i personaggi che Fortunato cita, abbiamo notizie da altre fonti. L'opera non può comunque essere ricondotta al genere biografico quale lo intendiamo oggi; si tratta di una narrazione tendente piuttosto a presentare le virtù che non la personalità storica della figura celebrata.