VITA DEL P. D. ANTONIO DE COLELLIS.

Della Congreg. dé PP. Pij Operarij. Scritta dal Padre D. Pietro Gisolfo della medesima Congregatione. All’ Eminentiss. e Reverendiss. Sig. il Signor Ascanio Cardinal Filamarino Arcivescovo di Napoli. In Napoli, per Giacinto Passaro1663. In 8° [cm. 23]; pp. 6 nn. + 446, con un’ effigies incisa al frontesp. del Reverendo P. D. Antonii De Colellis; capilettera e finalini nt.; leg. mz. perg. con ang., titt. in nero al dorso. Pietro Gisolfo, napoletano, della Congregazione dei Pii Operai, filosofo, teologo, e Dottor eminente, Preposto Generale, due volte, Esaminatore Sinodale dell’ Arcivescovado di Napoli. Il venerabile Antonio De Colellis [Napoli 1586 / m. 1654] entrò nel 1604, a diciotto anni, nella Congregazione dei Pii Operai, fondata due anni prima dal venerabile Carlo Carafa. Nel 1612, a 26 anni, fu nominato sacerdote e dopo alcuni anni Carafa gli affidò il governo di tutta la Congregazione. Nel 1647 costruì la casa e la chiesa di S. Nicola a Toledo oggi detta “S. Nicola alla Carità” nel centro di Napoli, dove si trasferì nel 1648. Nella stessa chiesa morì nel 1654, a 68 anni, e fu sepolto. Nel 1663 fu traslato nella cappella del SS. Crocifisso, dove tuttora riposa. La causa della sua beatificazione fu introdotta nel 1733 e dopo 10 anni si ebbe il decreto sugli scritti. Padre Antonio De Colellis, che a causa delle antiestetiche deformità fisiche non sarebbe dovuto diventare un sacerdote secondo le leggi ecclesiastiche, non solo lo diventò, ma diventò un gigante di spiritualità sprigionando una forza misteriosa che abbatteva ogni ostacolo, pur di raggiugere la conversione dei peccatori (fioriture e bruniture).