Vincenzo VELA scultore. Cinquanta tavole con introduzione. Con DEDICA AUTOGRAFA FIRMATA dell'Assessore alle Belle Arti Emilio ZANZI "Ai visitatori dei Civici Musei di 'Coltura Proletaria' riconoscente e ammirato".

Il libro è però anche un cimelio dei fermenti culturali torinesi anni '20, legato a Gramsci, Andrea Viglongo, Attilio Carena e Carlo Boccardo; reca, sotto la dedica i timbri dell'IISTITUTO di CULTURA PROLETARIA -Torino - Biblioteca, e, a penna "n. 1". Dunque questo è il primissimo libro di un progetto di Biblioteca proletaria! Il 12 gennaio 1921 compare l’annuncio 'a tutte le organizzazioni proletarie' dell’assemblea 'per la definitiva costituzione dell’Istituto di Coltura Proletaria' (sic), tenta il 13 nel salone sotterraneo della Camera del Lavoro per il Comitato provvisorio. Il primo nome dell’elenco è quello di Antonio Gramsci. L'Istituto organizzò dibattiti e concerti, editò un libro futurista, organizzò visite a Musei e gite alpinistiche e una mostra futurista, un corso di Pronto Soccorso ecc. E, come si vede qui, anche una Biblioteca! (Cfr. einaudi nel web). ZANZI (1886-1955), era critico d'arte. In-4° (cm. 28x19,5), pp. 53, (5) + 50 TAVOLE fuori testo (riprod. del ritratto disegnato da Enrico GAMBA e poi le foto delle sculture. o dei bozzetti o dei gessi per monumenti del VELA, di cui molti a Lugano, e a Torino (ove visse dal 1853 al 1867), tra cui il Monumento all'Alfiere dell'esercito sardo. Molti ritratti di torinesi illustri, ma anche domestiche, come "Bagnanti. Le figlie del Marchese ALA PONZONE" o tombe di famiglie (Baudi di Vesme, Provana di Collegno ecc. o eroi come Spartaco o Tell. ecc. Cartone editoriale ornato, msolido e ben cucito, ma privo della copertura in cartone del dorso. VELA (Ligornetto 1820 - Mendrisio 1891).